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Sesso e droga nel salernitano, indagati in Costiera

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Sesso e droga nel salernitano, indagati in Costiera

Tredici indagati in tutto. Agerola, Gragnano e Costiera Amalfitana le zone colpita dalla maxi inchiesta della Dda, in cui è emerso un giro pericoloso di sesso e droga

[ads2] Sesso e droga al centro di un’inchiesta che ha visto il coinvolgimento di tredici cittadini campani. Nel mirino anche alcuni cittadini della Divina: una 28enne di Ravello accusata di spaccio di crack nel corso di incontri di sesso a pagamento. Per lei, il rito abbreviato è stato rinviato nell’udienza preliminare slittata da giovedì scorso alla fine di questo mese.

Nell’udienza, si affronterà anche la spinosa questione del patteggiamento richiesto da un 50enne residente nel napoletano. Due anni e tre mesi la pena concordata da quest’ultimo con il Pubblico Ministero per aver estorto circa 8 mila euro ad un uomo di Agerola.

sessoStando ad alcune indiscrezioni, l’uomo avrebbe minacciato di morte la vittima dell’estorsione. Le presunte minacce sarebbero state rese note, grazie ad alcune intercettazioni pervenute alla Procura, nel corso dell’indagine. Diverse ricostruzioni dei fatti, hanno portato alla conclusione che l’uomo agiva con una complice, una coetanea di Ravello, accusata di indotta prostituzione ai danni di due giovani donne campane, una affetta da problemi psichici.

Favoreggiamento: questa, invece, l’accusa per cinque clienti, imputati di aver avuto rapporti sessuali con le giovani ragazze sfruttate.  Altri due, inoltre, sono stati fermati per aver occultato la droga acquistata dalla 28enne di Ravello.

Una sfilza di denunce e inquisizioni hanno trascinato nel vortice delle indagini anche un 50enne di Gragnano, fautore, sempre secondo l’accusa, di un circuito vizioso di sesso e sostanze stupefacenti fra la Costiera e l’Agro Nocerino.

Secondo il PM Vincenzo Montemurro, gli incassi della prostituzione venivano usati per l’acquisto di copiosi quantitativi di droga sintetica, da consumare in parte privatamente e in parte da rivendere ai clienti nel corso dei rapporti sessuali.

Infine, diversi “corrieri” ed accompagnatori, sono finiti nella lunga lista degli imputati di un’inchiesta ancora ricca di insidie e verità nascoste.

Fonte: Il vescovado