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Scafati, il consigliere Matrone sull’aumento delle tariffe della mensa

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Scafati, il consigliere Matrone sull’aumento delle tariffe della mensa

Mensa scolastica a Scafati, Angelo Matrone al fianco dei genitori che protestano per l’aumento delle tariffe: “Gli scafatesi non possono essere tartassati dalle tasse”

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Sulla mensa scolastica continuo a schierarmi al fianco delle famiglie di Scafati e sono stato colpito favorevolmente dal fatto che la Commissione straordinaria stia studiando un piano di esenzioni per aiutare in tempi brevi chi è in difficoltà. Ribadisco, come ho fatto mesi fa, che il piano di rientro dei debiti lasciati dalle Amministrazioni del passato sia giusto, ma gli errori di pochi non devono pesare sulle spalle dell’intera comunità. Gli scafatesi sono già tartassati dalle tasse”.

È Angelo Matrone, consigliere comunale, a commentare positivamente la decisione della Commissione straordinaria del Comune di Scafati che, alla vigilia dell’anno scolastico, sta provando a recuperare sulle agevolazioni per le famiglie dei piccoli alunni che usufruiranno del servizio mensa durante questi mesi.

E’ un segnale importante per i nuclei monoreddito che non riescono ad arrivare alla fine del mese. E’ una situazione paradossale, dove in alcuni casi con più figli la spesa supererebbe anche i 200 euro. Scafati non deve avere il servizio mensa più caro dell’Agro nocerino sarnese, con un pasto che costa 4,13 euro”. Per Matrone, dunque, la Commissione ministeriale ha fatto bene a fare un passo indietro per aiutare le famiglie in difficoltà.

Resto dell’idea che la mensa scolastica è da considerarsi quasi indispensabile con i tempi che corrono, visto che anche a Scafati il gran numero di famiglie vede entrambi i genitori lavorare. La nota della Commissione ministeriale, con cui si è aperto al dialogo con i genitori, mi fa ben sperare. Bisogna fare presto. Non può più passare il concetto che, per risanare un bilancio in perdita, gli scafatesi debbano subire un salasso. Sono al fianco dei genitori che in questi giorni hanno creato un comitato popolare per protestare. Non possono decidere se pagare la mensa ai figli o fare la spesa per cenare a casa. La Commissione dia il buon esempio e cancelli il passato”.

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