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Scafati, l’appello di Matrone sulla chiusura del centro anziani di Bagni

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Scafati, l’appello di Matrone sulla chiusura del centro anziani di Bagni

Angelo Matrone, ex consigliere di Fratelli d’Italia per il Comune di Scafati, lancia un appello a proposito della chiusura del centro anziani di Bagni

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In merito alla questione avente ad oggetto la chiusura del centro anziani di Bagni, Angelo Matrone, ex consigliere di Fratelli d’Italia per il Comune di Scafati, ha lanciato, proprio nelle ultime ore, un appello rivolto alla Commissione ministeriale al fine di evitare la cancellazione di un punto di aggregazione fondamentale per la comunità scafatese.

“Non condivido la decisione paventata, per far quadrare i conti dell’Amministrazione, di chiudere il centro anziani di Bagni, un servizio destinato a una fetta di popolazione che rappresentano una delle fasce più deboli della società di Scafati”.

Così Angelo Matrone, ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia, chiede un passo indietro alla Commissione ministeriale sulla vicenda.

La struttura, al confine con il territorio di Angri, rappresenta un punto di aggregazione importante per gli anziani della zona.

“Questa struttura è un punto di riferimento e di socializzazione, grazie anche alle attività e alle iniziative promosse dal direttivo che gestisce il Centro. Parliamo di attività orientate a combattere la solitudine e a favorire il benessere psicofisico degli anziani.

Pur essendo consapevole della difficile condizione economico-finanziaria del Comune, chiedo al prefetto Gerardina Basilicata di fare uno sforzo o, in alternativa, di attivarsi per riaprire il centro in un locale di proprietà comunale. I cittadini onesti non possono continuare a pagare gli errori di pochi.

Tutto questo causerebbe grandi disagi per tutte le famiglie bisognose che usufruiscono dei servizi del Centro e per questo motivo chiedo alla triade di fare il possibile affinché questa realtà possa continuare con la sua opera assistenziale sul nostro territorio.

Mi aspetto un chiaro segnale da parte dell’amministrazione comunale. Non vorremmo che, anche questa volta, un problema molto sentito dalla cittadinanza venga gestito male per colpa degli errori del passato”.

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