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Salerno, presidi della provincia in rivolta: stipendi troppo bassi

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Salerno, presidi della provincia in rivolta: stipendi troppo bassi

100 presidi della provincia di Salerno hanno già firmato la petizione con la quale proclamano la loro rivolta per via dei loro stipendi troppo bassi

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Salerno, i dirigenti scolastici della provincia si ribellano per via degli stipendi troppo bassi che non compensano l’importanza delle loro responsabilità. Come riporta il Mattino, 100 presidi salernitani hanno già firmato una petizione che sarà inviata direttamente al ministro dell’Istruzione.

Promotore dell’iniziativa  il dirigente scolastico del Profagri di Salerno, Alessandro Turchi. Nella petizione viene spiegato come i presidi si trovino ad affrontare situazioni sempre più problematiche, quali dirigere scuole con plessi distaccati e di conseguenza sempre più alunni, ma nonostante ciò vengono considerati ancora dirigenti di serie B e ripagati del loro lavoro con stipendi bassi.

Nel documento si dichiara:

“Ci sono dirigenti dello Stato alle prese con uffici ministeriali che continuano ad inventarsi procedure, monitoraggi, adempimenti continui e inusitati, pur se consapevoli che le scuole hanno organici sottodimensionati, personale amministrativo e strumenti informatici mai adeguati. Dirigenti dello Stato che in questi anni hanno dovuto sobbarcarsi compiti e responsabilità che non dovevano appartenere loro, da quello del Rup nell’affidamento di appalti e concessioni di lavori nell’ambito di modifiche per milioni di euro agli edifici scolastici, a quello di datore di lavoro per la sicurezza di migliaia di persone, a fronte di edifici spesso carenti e con enti locali assenti e impossibilitati a svolgere anche la minima manutenzione”.

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