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Infermiera del Ruggi di Salerno aggredita per aver negato una visita

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Infermiera del Ruggi di Salerno aggredita per aver negato una visita

Un’infermiera ha rischiato di essere strangolata da due parenti di un anziano ricoverato presso il Pronto Soccorso del Ruggi d’Aragona di Salerno

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L’episodio si è verificato durante la notte tra mercoledì e giovedì: secondo quanto riportato da Il Mattino, un’ infermiera impegnata al triage è stata vittima di un tentativo di strangolamento da parte di una giovane familiare di un anziano ricoverato presso l’ospedale Ruggi di Salerno. A denunciare l’episodio è la Cgil.

Stando a quanto denuncia il sindacato, i familiari dell’anziano avrebbero chiesto più volte di entrare nel reparto per accertarsi delle sue condizioni di salute. A quel punto l’infermiera avrebbe concesso l’ingresso nella stanza del paziente soltanto uno per volta. Più tardi, nel corso della notte si è ripresentata la stessa scena: una donna incinta e la madre chiedono di far visita al paziente e la risposta, dato l’orario, è stata negativa. A quel punto, approfittando dell’uscita dal reparto di un altro paziente, le due donne si sono introdotte nel reparto, aggredendo, poi, anche l’operatrice che precedentemente si era opposta al loro ingresso, con un tentativo di strangolamento. Durante la lite sarebbe stata aggredita anche la guardia giurata, accorsa per difendere la dipendente del Ruggi.

Commentano i sindacati: «Continuiamo ad avere 300 accessi al giorno, con un pronto soccorso che è come se contenesse 3-4 reparti insieme – spiega Margaret Cittadino, Rsu della Cgil – C’è una situazione già carica di tensione latente, non vorremmo che questa cosa degenerasse. Con gli utenti abbiamo buoni rapporti. Non ci sono casi di aggressioni numerosi come nell’Agro. Non vorremmo che questa cosa diventasse la premessa di qualche dinamica strana».

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Classe 1993, Laureata con lode in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Salerno, discutendo una tesi dal titolo "Aspetti dello sperimentalismo ovidiano: ars amatoria e remedia amoris". Attualmente impegnata nel corso di laurea magistrale in Filologia moderna. «M’abbandono all’adorabile viaggio: leggere, vivere dove guidano le parole», afferma Paul Valery e allo stesso modo, appassionata di lettura e di scrittura, credo fermamente nell'importanza e nella capacità persuasiva delle parole. Scrivere, per me, significa condividere: partecipare insieme, offrire del proprio ad altri, un'esperienza che affratella e, se vissuta da più punti di vista, più ricca, fertile di discernimento, di emozione comunicante, tutto ciò che la collaborazione con il team di Zerottonove, sono sicura, mi donerà. Propositiva, caparbia, sono attratta dalla possibilità di arricchire sempre più il mio bagaglio culturale, abbracciando qualsiasi esperienza che, nei limiti del possibile, si presenti, mai rinunciando a priori, perché ogni esperienza potrebbe essere un'occasione di svolta.