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Ragazzo folgorato a Fisciano, operaio rischia il processo

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Ragazzo folgorato a Fisciano, operaio rischia il processo

Fisciano: il quattordicenne morì folgorato dai fili della rete elettrica. In seguito alle relazioni della Procura di Nocera ora l’uomo è accusato di omicidio colposo

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Rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio colposo, è questa la richiesta a carico di E.G. l’uomo che lo scorso 10 giugno causò la morte di Ettore Abbagnale, ragazzino folgorato dalla scarica elettrica dei tralicci perché privo delle scarpe di gomma antinfortunistiche che invece indossava il quarantasettenne.

L’uomo si trovava nell’appezzamento del padre del ragazzino durante la raccolta delle ciliegie, lo scorso 10 giugno, quando avvenne l’incidente mortale. Secondo le ricostruzionil’indagato poggiò una scala di metallo dell’altezza di otto metri per poter salire sull’albero e raccogliere le ciliegie, aiutato dal ragazzino. I due erano alle prese con l’attrezzo, preso dai due lati, quando la scala venne a contatto con i fili dell’alta tensione.

Ettore Abbagnale morì mentre si trovava nel terreno di proprietà della famiglia per la raccolta della frutta che veniva poi rivenduta tramite un’associazione di volontariato.  D’improvviso il ragazzino urtò i fili della rete elettrica con una scala rimanendo folgorato sotto gli occhi dei genitori. Immediato fu l’intervento dell’associazione La Solidarietà di Fisciano insieme alla Croce Bianca di Salerno, unità di rianimazione, e all’Associazione Il Punto di Baronissi ma nonostante gli estremi tentativi di rianimazione il ragazzo fu stroncato da un arresto cardiocircolatorio.

Gli inquirenti della Procura di Nocera Inferiore, come riportato dal quotidiano La Città, ascoltarono numerosi testimoni per ricostruire l’iter della vicenda, individuando delle falle di sicurezza nel comportamento tenuto sul luogo della raccolta dei frutti.

Dalle relazioni degli investigatori sono emerse le decisive carenze di sicurezza: se il ragazzino avesse calzato le scarpe antinfortunistiche come il quarantasettenne finito sotto accusa, avrebbe evitato la scarica, favorita invece dai sandali e dal terreno bagnato dove poggiavano i piedi. La vicenda approderà adesso all’udienza preliminare.

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