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Pontecagnano, Consiglio Comunale del 15 marzo: approvati all’unanimità due terzi degli emendamenti

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Pontecagnano, Consiglio Comunale del 15 marzo: approvati all’unanimità due terzi degli emendamenti

La sostituzione del consigliere Anastasio, le opere pubbliche, debito fuori bilancio e TASI: questi i punti all’ordine del giorno del Consiglio

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Si è tenuto questa mattina, intorno alle ore 9:15, presso la biblioteca civica “Alfonso Gatto” (all’interno del museo archeologico) di Pontecagnano, il Consiglio Comunale convocato dal Presidente del Consiglio Alfonso Gallo, al quale hanno preso parte il sindaco Ernesto Sica e i vari consiglieri ed assessori, tra cui Giuseppe Lanzara, Lucia Zoccoli, Gianfranco Ferro e la dott.ssa Manuela Sacco, responsabile del settore finanziario.

All’ordine del giorno vi erano una dozzina di argomenti che necessitavano di approvazione attraverso una votazione. Il primo punto in questione è stato la sostituzione immediata e temporanea del consigliere Antonio Anastasio, arrestato una decina di giorni fa per sospetto di atti intimidatori nei confronti del consigliere Luigi Bellino. Il Consiglio ha votato in modo unanime alla proclamazione di Angelo Mazza come nuovo consigliere comunale, il quale, alquanto emozionato ed agitato, ha ringraziato tutti dichiarando: “È mio rammarico fare l’ingresso in quest’Assise a seguito di vicende su cui non mi voglio soffermare. Sento la necessità di fare una sintesi del mio percorso politico.

Dal 2013 pur stando fuori dalle istituzioni il mio impegno non si è mai fermato, attraverso proposte sia con le forze di maggioranza che di minoranza. Mi sono sempre posto al centro di problemi, così come altri cittadini, come ad esempio la piaga dell’amianto, la sicurezza cittadina, gli impianti sportivi e il disagio giovanile, ma purtroppo questi temi sono sempre stati indifferenti all’istituzione”.

Secondo punto all’ordine del giorno era l’approvazione verbale di sedute precedenti, la quale ha raggiunto l’unanimità; il terzo punto era quello relativo alle comunicazioni, ovvero la trasmissione della delibera di Giunta Comunale n° 262 del 29 dicembre, avente ad oggetto il “Servizio di stampa e postalizzazione verbali di Polizia Municipale”; il quarto punto del Consiglio aveva come oggetto gli eventi sismici del 1980 e la situazione delle pratiche e utilizzazione dei fondi post 1995: questo provvedimento permette all’ente di utilizzare quei fondi per alcune opere e attività dell’ente stesso. Anche qui è stata raggiunta l’unanimità.

Particolarmente acceso è risultato il dibattito del punto 7, inerente al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, in quanto la votazione è stata dapprima ritirata, sia per mancanza di documentazione e sia per una nuova discussione che si terrà in futuro con i capigruppo, poi rimandata: controbatte il consigliere nonché ex candidato sindaco del PD Giuseppe Lanzara, il quale ha replicato affermando che la documentazione sia completa, che l’intero Consiglio Comunale debba prendersi la responsabilità della faccenda, e non ritirare questo punto, e che il vero obiettivo sia quello di ritirare questo punto perché vi è una “pericolosità” nel trattare tali argomenti; è intervenuto a suo favore il consigliere Gerarda Sica, la quale incoraggiava a discutere dell’argomento in Consiglio, quindi in pubblico, e di affrontarlo, a prescindere dal fatto che venisse votato o meno.

Si procede con i punti 5, 6 e 8 dell’Assise, che riguardano rispettivamente la dichiarazione di inesistenza di aree da destinarsi in assegnazione a residenza ed attività produttive, l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2017/19 e l’approvazione del bilancio di previsione finanziario per gli esercizi 2017/19. Prende la parola l’assessore ai lavori pubblici Mario Vivone, il quale elogia l’importanza rivolta alla manutenzione di strade, aree cittadine, edifici scolastici e pubblici, nell’elenco annuale 2017, per cui è previsto un intervento di circa 3.000.000€ per l’anno corrente, e circa 1.000.000€ per il 2018.

Sono previsti inoltre dei lavori che comprendono la realizzazione della variante SS 18, che parte dall’edificio dell’SDA e termina in via Pompei, la pubblicazione di una gara d’appalto per il lavoro di sistemazione di via Verdi, e l’aggiudicazione della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di completamento del polo scolastico di Faiano, che prevede anche la fornitura completa necessaria che permetterà di usufruire da subito dell’edificio.

Passa la parola all’assessore al bilancio Maria Rosalba De Vivo, la quale sottolinea che sono state confermate le aliquote TASI, IMU e TARI, nessun aumento è stato previsto. “Si intendono migliorare tutti i servizi di assistenza domiciliare, integrale e sociale”, afferma in modo deciso l’assessore De Vivo. “Nel bilancio sono previsti nuovi finanziamenti, ma la soglia massima prevista dall’articolo 204 del TUEL è il 10%, per cui, essendo il nostro Comune allo 0,91%, non capisco come il Comune continui ad indebitarsi, ma questo per me è un fatto positivo.

Un tono rammaricato e indignato è quello del consigliere dell’opposizione Gerarda Sica, la quale non crede che tutto ciò che viene detto corrisponda a verità: “Non è possibile sentire che alcuni argomenti non possono venir trattati, che le opere pubbliche vanno bene o che questo comune ha una buona tassazione”.

Tra un battibecco e l’altro inerenti alla speculazione sulla realizzazione delle opere pubbliche sotto il periodo pre-elettorale,  il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica, difendendosi in merito alla recente vicenda relativa agli appalti, ha promesso la consegna del polo scolastico, i sottopassi e altre opere pubbliche entro la fine del mandato.

Si è passati poi all’illustrazione degli emendamenti da parte del consigliere Lanzara e la dott.ssa Manuela Sacco, tendono a incentivare ed a spronare l’inizializzazione di nuove attività commerciali da parte dei giovani sul territorio comunale.

A tal proposito è stata approvata la modifica all’articolo 18 Bis del regolamento di contabilità suggerita dalla dott.ssa Sacco, il quale prevedrebbe la seguente dicitura: “Le nuove imprese commerciali promosse dai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, e da donne fino all’età di 65 anni, che si insediano sul territorio comunale nel 2017/18 sono esenti dalla TARI per la durata di due anni dall’inizio dell’occupazione degli immobili utilizzati per l’esercizio dell’attività, con una soglia massima di esenzione annua individuale pari a 500€.

L’applicazione dell’esenzione è esclusa in caso di subentro o rottura della posizione tributaria tra coniugi, parenti e affini, nonché per le superfici ubicate nei centri commerciali. L’esenzione inoltre è esclusa in caso di mancata coincidenza tra la titolarità della posizione tributaria e la titolarità delle utenze idriche, elettriche e gas”. Per questo emendamento è stata dichiarata l’unanimità.

Tornando alle votazioni dei punti del Consiglio, anche il punto 5 ha raggiunto l’unanimità. I punti 6 e 8 hanno invece ottenuto 5 voti contrari (l’opposizione) e un astenuto entrambi.

Il consiglio è interrotto dall’arrivo della lettera di dimissioni dell’ex-consigliere Antonio Anastasio. Il Presidente del Consiglio Alfonso Gallo, alquanto provato, decide di non leggere la lettera, per cui si passa direttamente alla votazione dei restanti punti all’ordine del giorno, quali l’approvazione del Regolamento Comunale per la tenuta del registro della Bigenitorialità, il nuovo regolamento per la disciplina dei contratti di lavori, servizi e forniture, regolamento Comunale Forum dei Giovani di Pontecagnano (presentato dal gruppo “La città che vogliamo“) e lo schema di convenzione tipo per edilizia residenziale (Piano Casa Regionale).

I primi tre punti sono passati con voto unanime mentre discorso diverso è quello riguardante l’ultimo punto, dove il consigliere dell’opposizione Lanzara ha chiesto di rimandare il voto a causa di un mancato chiarimento dello stesso. La richiesta non è stata approvata, per cui a votare è stata solo la maggioranza, con il supporto del Sindaco, approvando l’emendamento.

Una mattinata caratterizzata da tensione e rabbia da parte dei membri dell’opposizione, che hanno abbandonato la seduta non appena il Presidente ha negato loro la possibilità di un maggiore chiarimento sul dodicesimo e ultimo punto.

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