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Pietro Lista al Museo Archeologico di Pontecagnano

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Pietro Lista al Museo Archeologico di Pontecagnano

Domenica ingresso gratuito per i visitatori che si recheranno al Museo Archeologico di Pontecagnano per la mostra Hoc Opus Fecit di Pietro Lista

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Domenica 4 dicembre ingresso gratuito al Museo Archeologico di Pontecagnano per la mostra Hoc opus fecit di Pietro Lista. Ogni prima domenica del mese i musei e le aree archeologiche statali sono visitabili gratuitamente.

L’’esposizione organizzata dal Polo Museale della Campania e dalla Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, inserita nella terza edizione di ‘Contemporaneamente Museo’, resterà aperta al pubblico fino a 2 maggio 2017.   Ideata e curata da Maria Giovanna Sessa, si svolge nell’’ambito del Piano per l’’arte contemporanea della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Mibact.  Nelle scorse edizioni ha presentato le opere della ceramista Wanda Fiscina e le terrecotte di Alessandro Mautone.

Pietro Lista al Museo Archeologico di PontecagnanoL’universo di Pietro Lista è popolato da testimoni di un mondo perduto, di cui sono sopravvissute soltanto alcune enigmatiche tracce: la sua pratica artistica, risonante di echi primordiali e di arcaici riferimenti, si sofferma sulla rappresentazione pittorica  di  figure acefale, le deiecta membra che rievocano il mito della morte di Dioniso, fatto a pezzi dai Titani. I corpi diventano la zona di confine dell’’identità,  tra presenza e assenza, tra erotismo e morte. La  sua produzione plastica rispecchia tale concezione nella materia che tende a regredire nel suo movimento magmatico: ne costituiscono un esempio paradigmatico i tre busti in terracotta ingobbiata, memori della statuaria classica ma segnati da incisioni, graffi, fori, abrasioni che li assimilano ai corpi martoriati raffigurati sulla tela.

In I Vestimenta, le fantasmatiche presenze emerse da un mondo pre-archeologico sono realizzatiecon la corda che l’’artista ha reso sfilacciata e lacunosa per equipararla a quella dei brandelli di abiti che vestivano uomini del passato, a figure inquietanti, ai  frammenti superstiti allo sfacelo dei corpi ed alla consunzione della materia. La rappresentazione primordiale, asimmetrica, volutamente piatta, l’’uso minimale della geometria e del colore sono gli strumenti attraverso i quali Pietro Lista esprime la sua inclinazione all’’imperfezione, all’’estrema semplificazione della composizione, alla preistoria della forma.

Durante la mostra sono previsti incontri e attività didattica che contribuiranno ad una riflessione approfondita sull’’ accostamento tra archeologia e arte contemporanea. Un programma di Percorsi guidati condotti da giovani curatori, critici e collezionisti e dallo stesso autore, offriranno approfondimenti e nuove chiavi di lettura ai visitatori che si avvicinano al mondo dell’arte contemporanea  su opere, tecniche, temi e linguaggi espressivi specifici.

Il catalogo è edito dalla Casa editrice Area blu, testi di Anna Imponente, Francesca Casule, Luigina Tomay,  Ernesto Sica,  Angela Pontrandolfo, Maria Giovanna Sessa, Antonello Tolve, Rosa Carafa,  con un’intervista di Maria Giovanna Sessa ad Achille Bonito Oliva, appendice bio-bibliografica di Rosa Cuccurullo.

Informazioni

Museo Archeologico di Pontecagnano

Via Lucania, Pontecagnano Faiano

Tel. 089 848181 – sabap-sa.pontecagnano@beniculturali.it

 

Date: 25 novembre 2016 -2 maggio 2017

Ingresso: 2,00 euro

Orario: 9-19 (ultimo ingresso 18.30) Chiuso lunedì

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).