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Crisi idrica a Capaccio-Paestum, ordinanza per l’utilizzo dell’acqua potabile

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Crisi idrica a Capaccio-Paestum, ordinanza per l’utilizzo dell’acqua potabile

Firmata dal sindaco Palumbo un’ordinanza che disciplina l’utilizzo dell’acqua potabile a Capaccio-Paestum, per far fronte alla grave emergenza idrica

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Utilizzare con raziocinio l’acqua potabile ed esclusivamente per fini domestici, igienici e commerciali. È quanto contenuto nell’ordinanza N.74 del 13/07/2017 firmata dal primo cittadino di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, per far fronte alla grave criticità idrica nel territorio comunale.

Considerata la condizione di grave emergenza, infatti, in cui versa il sistema idrico-distributivo che determina l’impossibilità oggettiva di poter assolvere i più elementari bisogni igienici e sanitari in quanto la portata idrica dei condotti comunali è ridotta, l’Amministrazione comunale ordina a tutti i cittadini di fare uso dell’acqua potabile solo per fini domestici, igienici e commerciali, assolutamente necessari e indispensabili. Inoltre, nella stessa ordinanza, si vieta tassativamente di usare l’acqua potabile per fini diversi, come per esempio l’irrigazione di orti e giardini, per il lavaggio di autovetture, per il riempimento di piscine private. Su quest’ultimo punto, in particolare, l’Amministrazione ha dato mandato di effettuare specifici controlli per evitare sprechi inutili del bene primario. Come disposto dall’art.7 bis del T.U.E.L., per ogni violazione accertata scatterà la sanzione pecuniaria di 500€.

In questo momento di oggettiva difficoltà, dovuto al persistere del periodo di siccità che si somma alle ataviche carenze idriche in alcune aree del nostro Comune – dichiara il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Palumbo ho ritenuto necessario emanare un’ordinanza che ponesse un freno ad un utilizzo improprio di un bene primario, come l’acqua potabile, per di più se poi questo bene scarseggia. Noi, dal nostro canto, ci stiamo impegnando per limitare le criticità e ridurre al minimo le difficoltà per cittadini e turisti, che comprensibilmente manifestano il loro dissenso, ma allo stesso tempo siamo anche noi come Ente a chiedere un supporto alla cittadinanza e far sì che l’acqua potabile venga utilizzata solo ed esclusivamente per scopi domestici, igienici e commerciali”.

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