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Mariconda, Irno, lungomare Trieste: il triangolo dello spaccio

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Mariconda, Irno, lungomare Trieste: il triangolo dello spaccio

Droga a tutto spiano in quel di Salerno: la città divisa in isole di spaccio per un triangolo dello sballo

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Nell’ambito di un operazione di contrasto alla vendita al dettaglio di sostanza stupefacente in città, personale della Squadra Mobile, Sezione Antidroga e Sezione Falchi, ha effettuato una serie di servizi mirati a contrastare piazze di spaccio all’apparenza “invisibili”.

Quartiere Mariconda, droga market “casa e bottega

La vicenda trae origine nel mese di dicembre scorso quando si presentava presso gli uffici della Squadra Mobile un giovane, in evidente stato di paura per la propria incolumità personale poiché minacciato e perseguitato dai destinatari delle misure cautelari eseguite dalla Sezione Antidroga tre giorni fa. Infatti, il ragazzo raccontava che circa un anno e mezzo prima aveva iniziato ad acquistare Hashish a casa della famiglia Ansalone, nello specifico da papà Michele e il figlio Alfonso.
Papà Michele era già noto alle forze dell’ordine, essendo stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile in due diverse occasioni: nel mese di giugno e di dicembre dell’anno scorso quando fu trovato in possesso di circa 200 grammi di sostanza stupefacente già pronta per essere venduta.
drogaGli acquisti da parte del giovane si erano ripetuti nel tempo fino ad arrivare a circa un mese prima, quando l’ultima cessione di 80 grammi di droga non era stata pagata.

Da quel momento erano iniziati continui sms e telefonate minatorie tesi ad ottenere il pagamento dello stupefacente, che non si fermavano al giovane ma coinvolgevano anche i suoi familiari.
Addirittura, padre e figlio più volte, per diversi giorni, andavano sotto casa della famiglia del denunciante, cercando di avere un contatto fisico con lui e la famiglia; la situazione non si aggravava solo grazie a diversi servizi di osservazione organizzati dal personale della Squadra Mobile.

Grazie anche a controlli mirati, organizzati con l’ausilio della Squadra Volanti, si riusciva ad identificare i soggetti coinvolti nella vicenda criminale.
L’attività d’indagine, coordinata da Guglielmo Valenti, Sostituto Procuratore presso il tribunale di Salerno, scaturiva in una richiesta di misura cautelare a carico di padre e figlio.
Il G.I.P. ha concesso la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di papà Michele e la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza a carico del figlio Alfonso.

Lungomare Trieste, florilegio di sostanze psicotrope

Nella mattinata di ieri, “Falchi” hanno effettuato un servizio di appostamento allo scopo di reprimere lo spaccio di droga sul lungomare Trieste da parte di gruppi di stranieri in prevalenza di origine africana.

Nello specifico, durante il servizio, veniva notato un cittadino nigeriano a cui si avvicinavano due ragazzi italiani, col chiaro intento di acquistare sostanze stupefacente. Dopo aver chiesto lo stupefacente al Festus, quest’ultimo diceva ai due giovani, due cugini di Sarno (di cui uno minorenne) di avvicinarsi ad altri due stranieri del Gambia, seduti su una panchina poco più avanti. La cessione della droga, quindi, veniva effettuata da uno dei due, a sua volta minorenne, e i soldi, invece, venivano incassati dal maggiorenne.

A quel punto, i poliziotti appostati intervenivano e bloccavano tutti, riuscendo a recuperare l’hashish già venduto ai due ragazzi italiani e l’altro quantitativo già pronto per la vendita addosso ai due extracomunitari maggiorenni, diviso in 20 stecche.

Dell’avvenuto arresto dei due maggiorenni veniva data notizia al P.M. di turno, il  Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Salerno Valleverdina Cassaniello, che ne disponeva l’associazione alla Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Salerno.
Dell’avvenuta denuncia in stato di libertà del minore gambiano veniva notiziato Angelo Frattini, Sostituto Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno, che ne disponeva l’affidamento presso un centro di accoglienza.

Quartiere Irno, relax tra polvere bianca e massaggi

Nel pomeriggio di ieri, i “Falchi” hanno effettuato una perquisizione in un centro estetico di via Settimio Mobilio nel quartiere Irno, probabile luogo di spaccio di Cocaina.
Effettivamente nel bagno del centro estetico, occultati all’interno di un kit per la cura delle mani, sono stati trovati 40 ovuli di Cocaina, già pronti per la vendita e circa 150 euro.
A quel punto, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione a casa della titolare del centro estetico, un tale di nazionalità ucraina, dove sono stati rinvenuti e sequestrati circa 8.300 euro in banconote da diverso taglio.
Dell’avvenuto arresto della giovane ucraina veniva data notizia al P.M. di turno, Valleverdina Cassaniello, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Salerno, che ne disponeva l’associazione alla Casa Circondariale “Antonio Caputo” di Salerno.

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