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Luigi Vicinanza, l’etica del giornalismo all’UNISA

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Luigi Vicinanza, l’etica del giornalismo all’UNISA

Si è tenuta questa mattina, all’Università degli Studi di Salerno, la Lectio Magistralis con il Direttore de L’Espresso, Luigi Vicinanza

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Questa mattina, nell’Aula De Rosa di Scienze Politiche, un ospite d’eccezione: Luigi Vicinanza, direttore di una delle testate giornalistiche che hanno segnato la storia del nostro paese, L’Espresso (e da poco anche de La Città, un gruppo tra i più autorevoli nella provincia di Salerno).

VicinanzaGià dai primi interventi in aula è partita qualche provocazione rispetto all’etica giornalistica. Una digressione particolare ha riguardato la storia della libertà di stampa e del mondo editoriale, che ha radici risalenti al 1947, addirittura precedenti rispetto alla Costituzione.

In merito al tema degli ‘editori-imprenditori’, fenomeno chiaramente caratteristico del nostro paese, lo stesso Vicinanza ha più volte ribadito che l’autorevolezza di una testata non è frutto dell’editore: è un prodotto del lavoro costante dei giornalisti, che ricercano le fonti consumando le suole. Qualche studente, però, in seguito ha ripreso il tema in un intervento in cui non poteva mancare il reindirizzamento a Silvio Berlusconi.

Luigi Vicinanza, l'etica del giornalismo all'UNISAQualche riferimento anche al rapporto con il mondo afro-asiatico. È una responsabilità dell’Occidente quella di riportare fedelmente quanto avviene in quei territori, senza alterarne lo scenario; un punto di vista che ha lasciato intendere anche l’uso improprio che le altre testate fanno delle notizie, per poter fidelizzare con lettori attualmente impauriti dai possibili sviluppi.

Sul tema del pluralismo nel mondo dell’informazione, Vicinanza dichiara:

Il giorno in cui ogni testata pubblicherà la stessa notizia, io lascerò questo Paese.

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