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Luci dell’Irno: botta e risposta Moscatiello – Valiante

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Luci dell’Irno: botta e risposta Moscatiello – Valiante

Luci dell’Irno ancora al centro del dibattito a Baronissi. Moscatiello: “Contro le luci ricorreremo alla Corte dei Conti“. Pronta la risposta di Valiante: “Dichiarazioni false

a cura di Angelo Petrone e Danilo Iammancino

[ads2] Torna all’attacco l’ex sindaco Giovanni Moscatiello sulle Luci dell’Irno. I motivi indicati questa volta dall’ex primo cittadino sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’associazione Polis a Baronissi. “Stiamo assistendo – dichiara Giovanni Moscatiello – a continue violazioni del regolamento comunale e lo stiamo verificando riguardo le associazioni a cui sono stati dati in gestione alcuni servizi. Il nostro statuto all’articolo numero 59 disciplina le associazioni e dice che non si possono erogare alcun tipo di beneficio alle organizzazioni che non siano iscritte nell’apposito albo del comune. Gli affidamenti dati dall’attuale amministrazione – spiega Moscatiello – non hanno tenuto conto di questi articoli.”luci

Attività affidate ad associazioni non ancora iscritte all’albo quindi per l’ex sindaco che punta il dito soprattutto contro la pista di pattinaggio sul ghiaccio: ” Abbiamo verificato che coloro hanno allestito la pista ed alcune casette effettivamente non sono iscritti“. Ma l’attacco del consigliere comunale riguarda anche la tassa per l’occupazione del suolo pubblico e la fornitura idrica, entrambe non pagate. Altra violazione riguarderebbe il frazionamento degli eventi: “Non si possono spezzettare nè gli appalti nè le forniture; è la legge ad indicarlo. Stiamo, invece, assistendo da settimane a continue delibere che promuovono nuovi eventi. Il nostro timore – continua Moscatiello – è che continuando di questo passo arriveremo ad un esborso davvero elevato per le tasche dei cittadini.” Una situazione grave secondo il consigliere dell’opposizione che annuncia anche un ricorso alla Corte dei Conti.L’aspetto che vogliamo far cogliere ai cittadini – spiega –  consiste nell’estrema contraddizione tra le finalità che la manifestazione dovrebbe avere, con gli effetti reali che ricadono inevitabilmente sul territorio: se si voleva favorire il commercio locale, perché sono state realizzate quelle baracche che, per la maggior parte, sono in gestione a commercianti salernitani? In realtà l’evento è finalizzato a non apportare nessun tipo di beneficio per la nostra città.

luciPronta la risposta del primo cittadino Gianfranco Valiante: “Le Luci dell’Irno hanno portato una vitalità che qui a Baronissi non si è mai registrata perciò il gran numero di persone che si sono riversate per le strade della nostra città non possono che apportare dei benefici alle attività commerciali del territorio. Tutti gli eventi che realizziamo – spiega Valiante – sono finanziati dagli sponsor privati. Non c’è nessu tipo di spezzettamento, ma solo un programma che per forza di cose è in progress: più sponsor troviamo, più eventi organizziamo. Per quanto riguarda il capitolo del commercio – continua – abbiamo invitato tutti i commercianti il 13 ottobre nell’Aula Consiliare con lo scopo di ottenere da loro dei contributi di idee per la manifestazione. Abbiamo inoltre offerto agli esercenti le casette del mercatino natalizio a prezzi di favore: ad oggi oltre la metà delle strutture in legno sono gestite da commercianti del luogo, perciò il dichiarare che abbiamo favorito i “forestieri” è un atto di un’estrema mancanza di onestà intellettuale. I mercatini, inoltre, sono gestiti dalla Bottega San Lazzaro che a seconda delle offerte ricevute, ha deciso a chi affidare le strutture.

L’albo delle associazioni, inoltre, sarà presto aggiornato.” Un pesante attacco all’ex sindaco chiude le dichiarazioni di Valiante che riferendosi ai danni che Moscatiello, insieme a Carmine Mottola e Aniello Piemonte, avrebbe arrecato all’ente comunale secondo la sentenza della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Salerno n. 164/2013: “Siamo determinati a recuperare il malgoverno ed i danni che sono stati cagionati dalla vecchia amministrazione comunale, compresi quelli che risalgono a circa dieci anni fa“.