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Luca Cerretani si oppone all’istanza presentata da Shell

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Luca Cerretani si oppone all’istanza presentata da Shell

Luca Cerretani si oppone al permesso di ricerca di idrocarburi presentata da Shell nel Vallo di Diano

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L’istanza presentata da Shell per l’avvio delle ricerche petrolifere sui Monti della Maddalena nel permesso Monte Cavallo, continua a far parlare di se alimentando numerose polemiche in merito alla questione di incompatibilità tra l’attività di ricerca ed il rischio di disastri ambientali sul territorio che si estende dal Vallo di Diano alla val d’Agri.

Tematica complicata fatta di luci ed ombre e capace di far convergere interessi economici, politici ed ambientali. In merito alla questione questa volta ad esprimersi è il neo eletto vicepresidente della provincia di Salerno Luca Cerretani.

Se da un lato Shell mette in evidenza i benefici legati all’attività di ricerca e produzione di idrocarburi evidenziando gli aumenti dell’occupazione lavorativa, la riduzione dei costi dell’energia e investimenti diretti sul territorio generati dalle royalties, il Vicepresidente oppone il suo netto rifiuto definendo invece, il sistema di sviluppo petrolifero come fallimentare, esauribile e con benefici completamente assenti.

Luca Cerretani sottolinea tutte le possibili conseguenze negative delle attività petrolifere e rifiuta le richieste presentate dalla multinazionale per salvaguardare un territorio fragile che presenta caratteristiche incompatibili con la ricerca e coltivazione di idrocarburi.

Deciso nella sua posizione in una nota pubblica dichiara quando segue: “In merito al progetto di ricerca di idrocarburi la Provincia di Salerno ha preso una decisa posizione di difesa dei territori coinvolti ritenendo che la tutela dell’ambiente ha un valore sovraordinato rispetto alle finalità scientifiche e minerarie del proponente, anche in virtù delle politiche europee sulle aree interne che insistono nel Vallo di Diano. Si ritiene che l’istanza debba essere approfondita dal competente ministero garantendo maggiori forme partecipative della popolazione e dei comuni interessati dall’intervento, assumendo ogni iniziativa utile ad applicare il principio di carattere precauzionale per un territorio che deve puntare nella valorizzazione del turismo rurale e delle produzioni tipiche quali capisaldi del proprio sviluppo locale”.

 

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