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Liceo Alfano I di Salerno: il giovane professore muore nel giorno della memoria

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Liceo Alfano I di Salerno: il giovane professore muore nel giorno della memoria

In mattinata, mentre nella Chiesa del Gesù Redentore si ricordavano i docenti del Liceo Alfano I scomparsi, arriva una notizia che sconvolge tutti: il cuore di un altro professore non ha retto

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Un giorno di memoria e di lacrime oggi al Liceo Alfano  I di Salerno, che con  docenti e studenti ha celebrato presso la Chiesa del Gesù Redentore nella zona orientale della città e a scuola in via dei Mille, il ricordo di docenti recentemente scomparsi a cui dedicare una preghiera e le aule, la sala danza, i laboratori per ricordare ai giovani l’impegno e la dedizione di Caterina Banco, Emanuele Palumbo, Alba Preziosi e Michele D’Aniello.

A loro, proprio in mattinata, è giunta nella tristezza generale e sentitamente affranta la notizia della scomparsa del  giovane professore Felice Tommasone, docente di lettere presso il Liceo cittadino di Salerno, da tempo sofferente di cuore.

Il professore aveva presentato recentemente i suoi romanzi “Oltre la vita… l’incanto” e “Abissi”; era in procinto di pubblicarne un terzo. Il suo cuore non ha retto e, in attesa di trapianto, ha smesso di battere strappandolo all’affetto della famiglia e della  scuola tutta.

L’Amore  quando fa male fa crescere – scrive Anna Procida, collega di Tommasone e nume tutelare di questo giovane  e più che promettente scrittore salernitano – fa conoscere agli altri, fa cambiare, fa conoscere se stessi. Nato dall’esigenza di  far luce  su un sentimento  celato dal tempo”. Nobile la causa e la sua scelta di devolvere in beneficenza i diritti d’autore, per l’acquisto di un defibrillatore della scuola e per sostenere l’Associazione di Volontariato Nico Puoti di Eboli.

Quel defibrillatore, che lui aveva donato alla scuola, proprio la settima scorsa ha salvato la vita ad una collega soccorsa in classe.

Felice Tommasone anche nel suo secondo romanzo “Abissi” narra  vicende dei nostri giorni tra Salerno, Roma e la Francia meridionale, in un’altalena di cadute e risalite che accomunano i personaggi che lottano per abbandonare ognuno il proprio “abisso” e ricomporre la singola vicenda nella storia dell’uomo che lotta, sbaglia, si confronta. In una parola “vive”.

Durante la  giornata  commemorativa il pensiero e il ricordo dei  momenti sereni e piacevoli trascorsi con il prof. Tommasone e con i suoi colleghi scomparsi sono stati narrati dai ragazzi, dalla dirigente Elisabetta Barone,tra la voce spezzata dal  dolore ma ricca di intensità vitale, come la voce  lirica di Rosa, collega pianista e di canto, l’oboe di Antonio e l’organo suonato da Anna, che  subito dopo nell’aula magna con l’orchestra sinfonica diretta dal maestro Matteo Gigantino ha riunito tutta la comunità del Liceo intorno alle parole  di S. Agostino:

La morte non è niente
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato,
che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.

Sul  maxischermo scorrevano queste parole  e le immagini dei momenti felici trascorsi a scuola. I familiari presenti,  gli studenti, il personale del Liceo Alfano I ha celebrato un giorno triste, oggi 5  giugno 2017, alla fine di un anno scolastico faticoso, impegnativo, ma ricco di umana  fragilità, nella commozione di un abbraccio collettivo,  che li ha uniti ancor più tra loro, con una luce  che filtrava dalle finestre illuminando le loro lacrime e invitando tutti a guardare “oltre …l’incanto della vita”!

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Con una laurea in filosofia specialistica appesa al muro e una tesi su intersoggettività e comunità nella "Critica del Giudizio" di Kant nel cassetto, mi sono innamorata dell'affollatissimo mondo della comunicazione e dei social network. Appassionata di fotografia e viaggi, sono sempre pronta a partire per poi raccontare! Mi diverto, nel tempo libero, a scrivere favole e racconti che un giorno forse pubblicherò. Il mio motto, preso in prestito dal passato, è "Sapere Aude!"