Home Territorio Cilento La Macchina Umana di Adelmo Togliani: Camerota è ispirazione, ritorno al senso

La Macchina Umana di Adelmo Togliani: Camerota è ispirazione, ritorno al senso

0
La Macchina Umana di Adelmo Togliani: Camerota è ispirazione, ritorno al senso

La Macchina Umana, il corto di Adelmo Togliani, dà inizio alle riprese a Camerota. Un profondo bisogno di ritrovare la bellezza delle “piccole cose”, partendo da un’intelligenza artificiale

[ads1]

La troupe di Adelmo Togliani (attore e regista) arriva a Camerota, un luogo che ha visitato già diverse volte dove ricaricare le due idee più intime, legate alla sua dimensione creativa e artistica. La Macchina Umana è il cortometraggio che vede la produzione unirsi con la creazione, nascendo all’interno dell’Accademia Togliani e diramandosi nei luoghi che orientano il senso fortissimo di rieducare la forma tecnologica attraverso l’armonioso inclinazione della natura, del paesaggio, della cultura, della storia dell’umanità impressa nelle rocce, nei colori e nel mare di Marina di Camerota. Il Comune, ben conosciuto dal regista, diventa un set cinematografico ideale, perfetto e strategico: ispira, rasserena, aggiunge le sfumature all’interno della produzione artistica, mentre promuove e mette in relazione l’arte con il turismo.

Registi, attori e sindaco di Camerota hanno commentato stamattina (24 maggio), in conferenza stampa all’Hotel Tirreno, il valore della presenza del cinema sul territorio.

Introduce il sindaco, Antonio Romano, definendo tale scelta come una grande occasione per fare turismo anche attraverso la cultura, e soprattutto con il cinema. Accogliere queste situazioni è come fare un discorso di marketing, che mira alla visibilità del territorio su ampia scala, che mette davvero in evidenza tutte le ricchezze del Cilento. Un viaggio all’interno della storia dei luoghi, che rispolvera quel valore che può sfuggire anche ai nostri occhi, così da diventare una location fissa per le produzione cinematografiche.

Onorato Adelmo Togliani, che racconta il contenuto del cortometraggio come il bisogno interiore di smascherare la solitudine insita nella tecnologia: La Macchina Umana è come un’autoanalisi introspettiva che educa l’intelligenza artificiale alla bellezza, al ricordo, alla nostalgia delle piccole cose.

Camerota è l’immaginario che manca alla mente contemporanea, perché esprime un modello con cui relazionarsi, in cui immergersi, da cui emancipare il macchinoso modo di guardare le cose, d’interpretare la realtà.

La dicotomia realtà-virtuale, o anche la sua convivenza, sono espresse dai registi Adelmo Togliani e Simone Siragusano, i quali scelgono il genere fantascientifico quasi per “confutarlo”, mettendo in discussione anche il cinema stesso, macchina che ha racconta le esperienza umane, così come nel cortometraggio il paziente Stefano ripercorre la sua vita attraverso i suoi ricordi, durante una seduta psicoanalitica.

Emozionata, invece, l’attrice protagonista (insieme a Gianni Franco), Valentina Corti (già presente in Un medico in famiglia), che racconta la sua amicizia con Adelmo e quindi l’entusiasmo nel poter lavorare al cortometraggio, godendo anche di luoghi come Camerota che l’hanno pervasa di stupore e serenità, lavorando in ottima sintonia con su un set che ha un potenziale figurativo ideale per La Macchina Umana.

La Macchina Umana si dimostra in grado di stimolare due diverse riflessioni: da una parte quanto sia importante credere nella cultura per dare la giusta luce ai luoghi del territorio italiano (e in questo caso Camerota), ma dall’altra è un breve ma intenso dibattito metalinguistico sul cinema, come superamento di un mero mezzo di mercato per riappropriarsi del valore creativo dell’esperienza umana.

la macchina umanaInserire all’interno di un cervello tecnologico, essendo spettatori di un futuro prossimo, il senso della vita che si contrappone alla ricerca disperata della perfezione tecnologica, l’amore e i sentimenti umani che riaffiorano nella spontaneità e nella profondità delle bellezza naturale; una dimensione che non abbandona mai l’uomo ma lo ingloba, lo coccola e lo rieduca.

Infine, Adelmo Togliani lascia una lezione di arte portando con sé pochi giovani, formati all’interno dell’Accademia, per motivare alla crescita comune e circolare nel cinema.

Le riprese continueranno al Laboratorio di Cinema Officinema, per gli interni, e infine a Gorizia.

Il corto è prodotto da Accademia Adelmo Togliani, in collaborazione con Alfiere Productions, in parte con il contributo del Comune di Camerota, di Selettra s.p.a. e della Provincia di Gorizia.

La Macchina Umana sarà presentato nei prossimi festival nazionali e internazionali ed è stato realizzato con il supporto tecnico di Villaggio Blue Marine, Happy Village, Park Hotel Cilento, Cinema Bolivar, Gruppo D’Egidio Automobili di Fiano Romano.

Galleria fotografica a cura di Pietro Avallone

[ads2]

Previous article Vivere di Musica, tutto pronto per la fase finale
Next article Stalker arrestato dai Carabinieri a Pellezzano
Laureata in D.A.M.S presso l'Università di Udine, giornalista pubblicista, curo da un anno la rubrica ZONmovie con un bel gruppo di collaboratori. Cerchiamo di seguire gli interessi dei lettori, ma allo stesso modo vogliamo garantire i contenuti, sempre ben argomentati e fondati rispetto a ciò di cui parliamo. Analizziamo la rubrica in relazione all'arte, all'animazione americana e seguiamo le migliori serieTv e, con speciali dedicati, offriamo retrospettive sulle serie più attese. Inoltre, anche la nuovissima rubrica "Dal libro allo schermo" garantisce una pluralità di contenuti. Non solo. ZONmovie propone anche una sezione dedicata alla WebSerie, con appuntamenti settimanali.