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Job in Campus 2017, i numeri della terza edizione

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Job in Campus 2017, i numeri della terza edizione

Si chiude la tre giorni di incontri, dibattiti e colloqui di lavoro di Job In Campus 2017. Ora è tempo di bilanci per questa terza edizione

Si è appena conclusa Job In Campus 2017. La manifestazione organizzata ogni anno dal Servizio Placement di Ateneo è volta a promuovere l’orientamento in uscita dei laureandi e laureati dell’Università di Salerno e il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro.

Job in Campus 2017, i numeri della terza edizioneJob in Campus 2017 ha preso il via lunedì 9 ottobre al campus di Fisciano con gli incontri seminariali e le sessione tematiche. Le prime due giornate hanno ospitato testimonal dal mondo delle istituzioni e delle professioni per analizzare il rapporto fondamentale tra lavoro, realizzazione della persona e opportunità territoriali.

“In uno scenario socio-economico complesso e dinamico come quello contemporaneo – ha dichiarato il Rettore Aurelio Tommasetti – l’Università ha un dovere fondamentale: formare persone, che non siano soltanto preparate ad affrontare contesti di lavoro sempre più competitivi, ma soprattutto motivate nel realizzare il proprio obiettivo professionale”.

Oggi, la terza e ultima giornata dell’evento è stata dedicata internamente all’incontro diretto tra domanda e offerta di lavoro. Circa 1200 sono i laureati e laureandi dell’Ateneo che hanno partecipato ai colloqui, 54 le realtà aziendali che hanno aderito alla manifestazione, per un totale di 6000 incontri one-to-one tra studenti e aziende. Sono questi i numeri che hanno connotato la terza edizione dell’evento.

Job in Campus 2017, i numeri della terza edizione“Il fatto che quest’anno sia cresciuto ancora di più il numero di aziende partecipantiha continuato il Rettoreè un dato che testimonia l’interesse dell’Ateneo ad ampliare le possibilità per i giovani di far conoscere il proprio talento. Compito del mondo delle imprese intercettare i profili più affini alle proprie esigenze e saperli valorizzare. In questo filone si inserisce anche l’impegno istituzionale in Cina. Proprio in questa settimana stiamo sottoscrivendo nuovi accordi di cooperazione con le università cinesi, volti a favorire opportunità concrete di formazione e di scambio per i nostri studenti e docenti. E’ con questa visione che intendiamo lavorare per migliorare il futuro professionale dei laureati e favorire di conseguenza lo sviluppo dei nostri territori”.

Francesco Colace, Delegato al Placement di Ateneo e coordinatore dell’evento, ha dichiarato: “La manifestazione nasce per dare centralità all’incontro diretto tra l’Università, i suoi studenti e il mondo del lavoro. Quest’anno abbiamo scelto di ospitare tutto l’evento all’interno dell’edificio “cuore” del campus, il Teatro di Ateneo. Lanciato il form di registrazione on line, abbiamo da subito raccolto un forte interesse da parte dei nostri laureati e la cospicua presenza di quest’oggi ne è testimonianza. Job in Campus 2017, così come il servizio Placement attivo tutto l’anno, intendono supportare concretamente i giovani laureati e laureandi nella sfida più difficile: affrontare l’uscita dal mondo universitario e trovare il proprio posto nel mercato del lavoro locale, nazionale e internazionale. Soddisfatti per l’andamento di questa edizione, siamo già a lavoro per i nuovi appuntamenti di placement che nel corso dell’anno dedicheremo ai laureati. Un ringraziamento particolare per l’organizzazione 2017 mi preme farlo all’Ufficio tecnico di Ateneo che ha garantito una precisa logistica dell’evento e un sereno svolgimento dei lavori”.

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Classe 1986, specializzata con lode in Storia dell'Arte Contemporanea [cattedra di Carla Subrizi, La Sapienza] con la tesi “Trouble Every Day: Tous Cannibales, la voracità da tabù ad arte, dall’arte alla società”. Da sempre interessata all’arte come alla scrittura, e alla comunicazione in genere, scrive di cultura, politica e attualità. Storica dell’Arte, esperta SEO e freelancer per vocazione, attualmente collabora anche con Artribune e Tiragraffi Magazine. Da marzo 2013 cura un personale blog sull’arte: ArtFriche Zone. “Soltanto quando il senso di associazione nella società non è più abbastanza forte da dare vita a concrete realtà, la stampa è in grado di creare quell’astrazione, il pubblico” (Dwight MacDonald).