Home Prima Pagina Ice Roma: Roma è arte, bisogna viverla

Ice Roma: Roma è arte, bisogna viverla

0
Ice Roma: Roma è arte, bisogna viverla

Ice (Incontro Culturale Erasmus) è durato tre giorni, da venerdì 15 novembre a domenica 17. Gli Erasmus di tutta Italia si sono riuniti a Roma: ovunque si andasse si vedevano magliette, felpe e zaini di ESN.

Siamo partiti alle 6:30 da Salerno e intorno alle 10:45 siamo arrivati ad Anagnina. Abbiamo preso la metro e siamo arrivati alla famosa stazione di Termini, sembrava apparentemente una stazione come le altre, però poi ho scoperto che questa stazione è qualcosa di più: tutte le strade conducono a Roma e una volta a Roma, tutte le strade conducono a Termini.

In cammino all’albergo ci siamo accorti di quello che è il traffico nella capitale italiana: un caos. Abbiamo lasciato i bagagli nell’albergo, tutto sembrava normale, niente aveva catturato la nostra attenzione finché non ci siamo imbattuti nel Colosseo, capendo che, in effetti, in questa città c’è molto da vedere.

Abbiamo incominciato a camminare con la guida ESN per le strade di una città piena di storia in ogni suo angolo. Passeggiando abbiamo visto via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, piazza Navona, il Pantheon, la Fontana di Trevi, Piazza Colonna e piazza di Spagna.

La Fontana di Trevi ci dava il suo particolare benvenuto a Roma. Abbiamo contemplato l’opera di un artista che si occupò di tutti i dettagli come se le sue mani facessero magie, ci siamo goduti il momento nonostante il nubifragio che si abbatteva sulla capitale e su di noi.

Roma è arte, bisogna viverla.

In serata finalmente è arrivato l‘appuntamento che tutti gli Erasmus aspettavano: la festa organizzata da ESN. Così ci siamo incamminati verso la metropolitana facendo i primi brindisi. Al suono di “Esn Salerno siamo noi” siamo arrivati davanti alla discoteca, aspettando di entrare. Fotografie, incontri con amici e poi la sorpresa del Dj che ha cantato tanti auguri a “Maria Teresa”, la nostra amica che compiva gli anni. Una volta tornati in albergo, si concludeva una delle migliori feste di ESN Italia.

Il secondo giorno ci siamo svegliati con un po’ di mal di testa, ma ancora con tanta voglia di continuare a vedere Roma. Abbiamo percorso tantissimi chilometri e ci siamo letteralmente persi tra le strade della città. Inutile raccontarvi le centinaia di foto scattate in ogni angolo. Personalmente il Pantheon ed il Colosseo mi hanno catapultato in un’altra epoca. Il Vaticano mi ha fatto capire chiaramente che non serve essere Dio per costruire cose divine. I grandi nomi della storia dell’arte come Michelangelo, Raffaello o Leonardo Da Vinci, dimostrano che la creatività è una questione per poche persone.

Camminare per le strade di Roma ti permette viaggiare nel tempo, qualunque strada ti porta ad una chiesa o una galleria d’arte. La capitale ti fa sognare, vivere in un altro tempo, nel quale poter camminare con la luce di una torcia verso il Circo Massimo come un plebeo, in carrozza come un patrizio o magari aspettando per combattere come un gladiatore. Un epoca nella quale Roma era l’epicentro del mondo e tu eri parte di un impero eterno.

La sera ci siamo vestiti di bianco per andare allo Snow-white Party. Nel metrò gli erasmus di Milano hanno osato cantare: “Quelli di Salerno sono quattro gatti”.  E noi abbiamo animato il vagone a ritmo di: “A Milano non c’è la spiaggia!” e “Qui a Salerno beviamo per un euro”. Di notte abbiamo avuto l’opportunità di fare nuove amicizie e avere vecchi incontri mentre il dj suonava nella discoteca.

La domenica alle 11:30 con appena tre ore di sonno ci siamo incamminati verso Trastevere. Un quartiere formato da stradine che all’inizio, appena arrivati, può sembrare senza fascino, ma presto ci siamo accorti che invece c’e molta vitalità, con negozi e ristoranti in ogni angolo. Alle 19:00 siamo andati al pullman per ritornare a Salerno. Così è finito un viaggio che abbiamo reso indimenticabile dal primo momento che abbiamo messo piede nel primo sanpietrino romano.

A cura di Silvia Martìn Pascual

 

ICE ROMA. ROMA ES ARTE, HAY QUE VIVIRLA.

Los mejores recuerdos son los primeros que se te pasan por la mente cuando alguien te pregunta: ¿Qué tal el viaje?  Llegar a una ciudad sin saber más de 50 palabras de su lengua natal y acabar conociendo 10 más no valdría la pena si no es porque también has salido con un par de nombres nuevos en tu agenda.

El evento duró tres días, del viernes 15 de noviembre al domingo 17. Erasmus de toda Italia se reunieron en Roma. Fueses por donde fueses veías camisetas, sudaderas y mochilas de la ESN.

Salimos a las 6:30 de Salerno y sobre las 10:45 llegamos a Anagnina. Cogimos el metro y por fin nos depositan en la conocida estación de Termini, para mí un intercambiador de transportes más pero como luego descubrí, esta estación es algo más: todos los caminos llevan a roma y una vez en roma, todos los caminos llevan a Termini.

Camino del hotel ya nos dimos cuenta de lo que es el tráfico en la capital italiana: un Caos. Daremos gracias por poder coger un bus gratuito como buenos Erasmus que somos los días que nos dedicaremos a descubrir esta ciudad.  Dejamos las maletas en el hotel, todo parece normal, de momento nada atrapa nuestra atención hasta que nos topamos con il colosseo, dándonos a entender que en esta ciudad hay mucho que ver.

Comenzamos a caminar por las calles adoquinadas de una ciudad repleta de historia en cada esquina con el guía proporcionado por ESN. Callejeando vimos Via dei Fori imperiali, Piazza Venezia, Piazza Navona, Pantheon, Fontana di Trevi, Piazza Colonna, Piazza di Spagna. La Fontana di Trevi nos daba su particular bienvenida a Roma. Contemplamos en su repisa la obra de un artista que se ocupó de todos los detalles como si sus manos hicieran magia, disfrutamos del momento a pesar del diluvio que caía sobre la capital. Roma es arte, hay que vivirla.

Por la noche llegaba la cita que todos los Erasmus esperaban. Sacamos de las maletas todo el alcohol que traíamos y nos dirigíamos al metro tomándonos las primeras copas. Al ritmo de Esn Salerno siamo noi llegábamos al parking de la discoteca para seguir bebiendo hasta la 1. Fotos, reencuentros, copas gratis con mucha cara y el dj festejaba el tanti auguri a Maria Teresa. Ya en el hotel terminaba una de las mejores fiestas de ESN Italia.

Amanecimos el segundo día con resaca pero con ganas de seguir viendo roma. Muchos kilómetros para recorrer perdiéndonos literalmente por las entrañas de la ciudad. De ahí en adelante una foto en cada calle. Personalmente el Pantheon y el Coliseo me transportaron a otra época. El Vaticano dejó muy claro que no hace falta ser ningún dios para construir cosas divinas. Los grandes nombres de la historia del arte como la obra de Miguel Ángel, Rafael, o de Leonardo Da Vinci demuestran que la creatividad es cosa de muy pocos.

Caminar por las calles de Roma te permitía viajar en el tiempo, cualquier calle te llevaba a una iglesia o una galería de arte. La capital te permite soñar con otro tiempo en el que podrías estar caminando bajo antorchas hacia el Circo como plebeyo, en carruaje como patricio o quizás esperando para saltar como gladiador. Una época en la que Roma era el epicentro del mundo y  tú eras parte de un imperio que sería eterno.

Por la noche tocaba vestirse de blanco e ir a la Snow-white party. En el metro los Erasmus de Milano se atrevían a cantar: “Los de Salerno sois cuatro gatos”. Sin embargo la fiesta en el vagón se iba animando al ritmo de: “En Milano no hay playa” e “Aquí en Salerno bebemos por un euro”.  Seguía la noche de los reencuentros y de las nuevas amistades mientras el dj pinchaba en la discoteca.

El domingo a las 11:30 con apenas tres horas de sueño profundo poníamos rumbo a Trastevere. Un barrio entramado de callecillas que al principio, nada más llegar, puede parecer un barrio sin encanto pero pronto nos dimos cuenta de que es un barrio con muchísima vida, hay tiendas y restaurantes en cada una de las esquinas. A las 19:00 vuelta al autobús y regreso a Salerno. Así terminaba un viaje que rentabilizamos desde el momento en el que pisamos el primer adoquín de roma.

Silvia Martìn Pascual