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I bambini della Jean Jacques Rousseau parlano d’integrazione per Ebasco. AMA prende appunti

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I bambini della Jean Jacques Rousseau parlano d’integrazione per Ebasco. AMA prende appunti

Durante il Laboratorio di cartoon abbiamo chiesto ai bambini di approfondire le tematiche affrontate durante il percorso Ebasco in una dinamica ludica. Tra ritagli e collage i bimbi della Scuola Elementare Paritaria Jean Jacques Rousseau hanno dato delle definizioni dei concetti di razzismo e antirazzismo, usando esempi e dibattendo così come da copione di un qualsiasi talk show. Di seguito eccovi qualche esempio in versione integrale:

  • L’antirazzismo è non guardare la gente dall’alto al basso (Giada 9 anni)
  • Essere razzisti è come essere Hitler, i suoi ufficiali e le sue stupidissime SS (Giada 9 anni)
  • L’antirazzismo è non essere cattivi con persone diverse , cioè tipo se vai da un bambino nero e gli chiedi di essere tuo amico e fai amicizia (Alessandro 8 anni)
  • Rispetto vuol dire trattare bene le cose, le persone, gli animali. Io ho sempre rispetto di tutti (Alessandro 8 anni)
  • Antirazzismo: tutte le razze non sono uguali e non si deve essere invidiosi se lui e più bello di te (Leonardo 8 anni)
  • Multiculturalismo significa conoscere molte culture, per esempio una volta ho conosciuto due bambini inglesi che si sono trasferiti a casa di mio nonno ad Agropoli. Abbiamo giocato insieme tutto il tempo e quella sera ho mangiato cibo inglese (Gianmarco 9 anni)
  • Antirazzismo significa essere uguale agli altri mentre razzismo significa essere diverso (Andrea 9 anni)
  • Integrarsi significa tipo se trovi un bambino e ci fai amicizia e poi gli fai conoscere tutti i tuoi amici, questo è il significato d’integrazione (Alessandro 8 anni)
  • Integrarsi è accettare l’amicizia di qualsiasi bambino (Chiara 8 anni)
  • Antirazzismo significa apprezzarsi per quello che si è e non per quello che si deve essere (Giancarlo 8 anni)
  • Secondo me il rispetto sarebbe rispettare il prossimo. Come dice la Bibbia siamo tutti fratelli (Giada 9 anni)
  • Multiculturale significa che c’è più di una cultura, per esempio i genitori di un mio compagno di classe sono ucraini ma lui no, perché è nato in Italia (Andrea 9 anni)
  • Multiculturale è quando una persona ha più culture. Per esempio il mio amico ha la cultura italiana e quella Ucraina (Giancarlo 8 anni)

Precisamente in queste due ultime battute, tra Andrea e Giancarlo si è innescata spontaneamente una discussione animata. I due si “rimproveravano” a vicenda discutendo sul tema dello ius-soli ius-sanguinis, già da qualche tempo all’ordine del giorno nel dibattito politico sulla cittadinanza.

Tema che ha investito anche gli altri laboratori, scaldando anima e cuore degli studenti che hanno partecipato attivamente a dibattiti, interviste e ricerche mirate.

Il progetto di partecipazione attiva all’integrazione sociale prevede laboratori ed incontri in contesti differenti, dall’Università ai licei per terminare con le classi della scuola primaria.

Azioni di sensibilizzazione e formazione programmate secondo approcci didattici diversi, dove gioco e praticità sono sempre preceduti da pillole e infarinature di storia, geografia e scienze sociali.

Lavorare con i bambini però ha un significato aggiunto. La mente nell’età evolutiva si presenta come una spugna, pronta ad assorbire nuovi concetti e costrutti.

La loro innocenza e spontaneità però sta attivando un processo che avevamo sottovalutato: siamo noi di AMA a sensibilizzarci. Usando le parole di Groddeck: “Vivi con i bambini ed imparerai ad amare. Così diventerai tu un bambino e più ancora, un essere umano”.