Home Cronaca Valanga sull’Hotel Rigopiano, tra i dispersi giovane salernitano originario di Valva

Valanga sull’Hotel Rigopiano, tra i dispersi giovane salernitano originario di Valva

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Valanga sull’Hotel Rigopiano, tra i dispersi giovane salernitano originario di Valva

“Preghiamo per Stefano” Alessio Feniello sul posto per sapere notizie del figlio che era nell’Hotel Rigopiano con la fidanzata

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C’è anche un salernitano tra i dispersi dell’Hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, travolto da una valanga. Si tratta di Stefano Feniello, 28 anni, originario di Valva. Il giovane era a Farindola per festeggiare il compleanno (è nato il 17 gennaio) insieme con la fidanzata, Francesca Bronzi. Feniello abita a Silvi Marina, sempre in Abruzzo, ma in provincia di Teramo, dove la famiglia si era trasferita per motivi di lavoro alcuni anni fa.

“Continuo – spiega il sindaco – a tenere contatti con i familiari del giovane 28enne che vivono tra i comuni di Valva e Colliano. Anche loro sanno poco e restano in contatto con il padre di Stefano che si è recato sul posto già dalla serata di ieri”.

“Siamo qui ad aspettare che il telefono delle forze dell’ordine squilli e che ci dicano che Stefano è stato ritrovato ed è vivo” a dichiararlo Alessio Feniello raggiunto telefonicamente nella tarda serata di ieri.

A Farindola ci sono sia il papà di Stefano sia quello di Francesca, che scendono dalla montagna con le lacrime agli occhi.

IL FATTO

Nonostante il silenzio si ostini a rispondere alle loro invocazioni, per i soccorritori ci sono i margini per salvare delle vite. Lo ribadisce il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, dopo aver fatto in serata il punto della situazione. “E’ la speranza il motore dei soccorsi. Senza la speranza i soccorritori non lancerebbero il cuore oltre l’ostacolo”. E non continuerebbero a scavare “per tutta la notte”, come garantisce Curcio. Perché bisogna tener viva quella speranza, anche se l’area della catastrofe ha sin qui restituito solo corpi senza vita.

Tre estratti giovedì mattina, un quarto localizzato, anche se Titti Postiglione, capo dell’ufficio emergenze del dipartimento della protezione civile, invita a considerare “due le vittime accertate”. “I numeri li dà la prefettura – spiega poi Curcio -, che qui ha parlato di due vittime. Quindi io mi attengo a questo numero”.

Resta fermo a due anche il numero degli scampati: Giampiero Parete e Fabio Salzetta, che al momento della valanga si trovavano all’esterno e da lì sono riusciti a lanciare l’allarme. I resti delle prime tre vittime sono state trasferiti in elicottero all’aeroporto d’Abruzzo di Pescara, quindi portati in obitorio per gli accertamenti del medico legale. Il numero dei dispersi è incerto ma sicuramente importante. Secondo il sottosegretario regionale con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, nell’hotel erano presenti almeno 34 persone: “Quelle registrate in Questura ufficialmente sono di meno, ovvero 22 clienti e otto dipendenti. Ma è verosimile che vi fossero almeno quattro ospiti non residenti in albergo”.

Per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, invece, erano in hotel 24 persone, di cui, precisa, almeno quattro bambini. Gli ospiti avevano saldato il conto e aspettavano che uno spazzaneve arrivasse a liberare la strada del ritorno verso casa dall’abbondante neve. Quelli attesi erano invece stati avvertiti dalla direzione di contattare l’hotel via e-mail perché le linee telefoniche erano interrotte a causa delle condizioni atmosferiche. E’ durante quell’attesa, una bolla temporale riempita di vite sospese, che la massa ghiacciata di proporzioni spaventose, un fronte di oltre 300 metri, si è staccata dai 2.400 metri della parete del monte Siella mentre il sisma tornava ripetutamente a infierire sul Centro Italia. Ed è precipitata giù senza trovare negli alberi una sufficiente resistenza. Nei pendii superiori, ha sdraiato un intero bosco. Ma un altro dato rende l’idea della sua forza d’urto: l’hotel Rigopiano si è spostato di dieci metri.

In collaborazione con Le Cronache

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