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Fonderie Pisano a Giffoni Valle Piana, il Consiglio di Stato dice no

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Fonderie Pisano a Giffoni Valle Piana, il Consiglio di Stato dice no

Il Consiglio di Stato si è espresso negativamente in merito al trasferimento dello stabilimento delle Fonderie Pisano nel comune di Giffoni Valle Piana

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Il Consiglio di Stato si è espresso negativamente in merito al trasferimento dello stabilimento delle Fonderie Pisano nel comune di Giffoni Valle Piana. I giudici amministrativi hanno dunque confermato la sentenza che era già stata pronunciata dal Tar. Lo scrive il quotidiano le Croniche in edicola oggi che aggiunge come lo storico stabilimento di Via dei Greci dovrà anche pagare le spese legali per un totale di 6mila euro.

La famiglia Pisano aveva individuato del suoli a Sardone per la costruzione della nuova Fonderia. Ma l’opposizione dell’amministrazione comunale ha avuto la meglio sia al Tar di Salerno che, ora, in Consiglio di Stato.

Il Consiglio di Stato ha motivato la sentenza sostenendo che il Comune di Giffoni “ha debitamente risposto all’istanza così come formulata, segnalando l’improcedibilità della richiesta, non rientrando – si legge nella sentenza – il progetto nelle specifiche attività in relazione alle quali soltanto è consentita, dalla delibera giuntale numero 163 del 9 ottobre 2013, la possibile emanazione di varianti allo strumento urbanistico vigente, nelle more dell’elaborazione del Puc”.

I giudici amministrativi chiariscono anche come “La realizzazione di un complesso produttivo da parte di un privato non può, infatti, qualificarsi come “opera pubblica o di interesse pubblico”, essendo tali categorie giuridiche riservate ad iniziative teleologicamente tese alla soddisfazione diretta ed immediata di interessi pubblici (quali scuole, ospedali, caserme, strade), laddove quella in esame è ontologicamente funzionale allo scopo lucrativo della società istante ed ha solo indirette e mediate ricadute positive per la collettività (incremento delle prospettive occupazionali, cui peraltro possono far fronte speculari esternalità negative, quali l’aumento dei livelli di inquinamento e del traffico veicolare, specie pesante). Di converso, le delibere giuntali impugnate non contrastano con il regolamento regionale».

Tramontata dunque l’ipotesi Giffoni per la delocalizzazione delle Fonderie sembra ora prendere quota l’ipotesi Battipaglia.

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