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Erasmus alla scoperta dell’Italia nascosta

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Erasmus alla scoperta dell’Italia nascosta

Alla scoperta dell’Italia nascosta, un progetto di ESN Salerno per far scoprire i luoghi non turistici agli studenti Erasmus

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Vita da Erasmus – Chi l’ha detto che l’Italia è solo Roma, Venezia e Firenze? Sicuramente ci sono città d’arte che, complice un importante passato, suscitano nella mente dello straniero un forte interesse.

Ma l’Italia è anche fatta di piccoli comuni, fuori dagli schemi turistici e sconosciuti, che difficilmente vengono presi di mira ma che hanno veri e propri tesori, spesso nascosti.
In virtù di questa considerazione l’associazione Erasmus Student Network Salerno, ispirata dal “project Village” dell’associazione Feeland in collaborazione con ESN Italia, ha dato vita ad un nuovo progetto chiamato “Discover the hidden Italy” (scopri l’Italia nascosta) che ha esordito con la prima escursione fuori porta dal 29 maggio al 1 giugno in Irpinia con lo scopo di proporre agli studenti internazionali un viaggio tutto nuovo e particolare, proprio perché basato sulla visita e la scoperta di quei posti quasi nascosti del nostro territorio, ma che tanto hanno da offrire a chi sa apprezzarli e amarli sia in termini naturalistici e rurali che dal punto di vista del calore umano che i loro abitanti sono capaci di trasmettere.

Questa prima tappa ha visto protagonista il “Calabritto Tour”: 4 giorni all’insegna del trekking attraverso percorsi naturalistici, delle tradizioni rurali del comune di Calabritto e di Quaglietta, del buon cibo, ma soprattutto della buona e genuina compagnia.

Il tour, promosso e organizzato da Erasmus Student Network (ESN) Salerno e dal Forum dei Giovani di Calabritto, ha permesso uno scambio prezioso: gli studenti internazionali hanno avuto la possibilità di respirare natura e spontaneità, elementi fisiologicamente difficili da incontrare in città più grandi che non possono offrire paesaggi suggestivi come quelli di un territorio montano incontaminato come quello dell’Irpinia. D’altro canto i giovani di Calabritto hanno avuto la possibilità di confrontarsi in una sola volta con quattro culture differenti, sentendo sulla propria pelle che in fin dei conti al di là della nazione dalla quale proveniamo, siamo tutti giovani con la stessa voglia di conoscere il mondo e la stessa paura di scoprire chi siamo.

Qualche volta pensiamo che per divertirci dobbiamo andare lontano, ma non è cosi…ricorderò sempre l’esperienza a Calabritto” dice Helena, una studentessa spagnola esuberante quanto dolce;

Ho conosciuto un posto speciale” è il commento di Jordi, argentino trapiantato in Catalunya;

Non vediamo l’ora di tornare” ribatte un affiatato gruppetto di amici tra tedeschi, rumeni e lituani;

Sono venuta in Italia per studiare, ma grazie ad ESN ho viaggiato e conosciuto nuovi posti, e Calabritto è uno dei miei migliori ricordi” ci racconta Johanna una giovane ragazza francese;

Di Calabritto ricorderò i paesaggi, le tradizioni e l’ospitalità di questo luogo” ci confessa David, spagnolo dalla vispa personalità;

E’ stato bello conoscere la cultura di questi luoghi, ho conosciuto il cuore di queste terre e il loro calore rende la mia esperienza italiana la migliore che potessi fare” conclude Glen, colombiano appena arrivato a Salerno.

Sembra strano che un viaggio così semplice abbia potuto trasmettere tanto, ma sicuramente la differenza la hanno fatta i ragazzi del Forum dei Giovani di Calabritto, impeccabili nell’organizzazione, ma soprattutto disponibili e gentili al punto da creare un’atmosfera familiare che ha reso l’esperienza davvero particolare; proprio perchè fuori da ogni schema, questo evento è stato sia preso a cuore dal Comune di Calabritto, che ha da subito creduto nel progetto rendendolo possibile, che coccolato dagli abitanti di Calabritto e Quaglietta; inoltre numerosi Enti e associazioni lo hanno reso possibile attraverso sovvenzioni e collaborando anche attivamente nello svolgimento dell’evento: FisAv e Fender Terziario coinvolti dal presidente Gerardo Di Trolio, il quale è stato fin dall’inizio promotore del progetto aiutando anche attivamente i ragazzi del FDG;
il gruppo GPS (Gruppo Picentini Sele) che ha guidato il gruppo con competenza e gentilezza lungo il percorso dell’aceto chiuso; la Parrocchia di Calabritto che ha dato disponibilità per l’alloggio nei locali del Santuario della Madonna della Neve, facendo godere di un bel panorama, aria pulita in una struttura di tutto rispetto; l’Associazione Lo Scrigno e la ProLoco Acquae Electae per aver organizzato la giornata di Domenica 30 Maggio, all’insegna delle tradizioni culinarie della zona; “Lu Bannaiuolo”, giornale locale per la sponsorizzazione e la diffusione stampa;
Sicuramente il successo di una iniziativa del genere è il frutto della passione non solo di chi ha organizzato l’evento, ma anche della partecipazione di tutte le associazioni che hanno partecipato.

Gli studenti internazionali hanno conosciuto un territorio che mai da soli avrebbero visitato, e chissà che questo non diventi un appuntamento fisso che dia da un lato al territorio di Calabritto un po’ di meritata notorietà, e dall’altro agli studenti internazionali di vivere esperienze forti che li trasformi in ambasciatori i quali, tornati nel loro paese, racconteranno della loro esperienza in Italia parlando non solo di Roma, Firenze e Venezia, ma anche di quel paese che ha regalato loro un week end indimenticabile e nel quale magari un giorno, sperano di tornare.

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