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Elogio all’anarchico Calil

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Elogio all’anarchico Calil

Calil è tra i protagonisti di quest’inizio di stagione: 7 gol tra campionato e coppa, tanta qualità e umiltà per la Salernitana

[ads2] Caetano Prosperi o più semplicemente Calil. Brasiliano, 30 anni, 184 cm per 75 kg. Wikipedia dice: centrocampista o attaccante, Il suo ruolo naturale è seconda punta, però può giocare anche nel ruolo di trequartista. Ma anche esterno alto e punta centrale. Beh, sembra davvero un dettaglio stabilire dove Calil deva o possa giocare.

Immagino Menichini che nel prepartita gli dà indicazioni tattiche, gli dice cosa fare e dove muoversi e immagino Calil che fa di si con la testa, sapendo già che il suo istinto e la sua intelligenza lo porteranno a posizionarsi al posto giusto e nel momento giusto. Già,perché basta vedere una partita del brasiliano, per capire che svaria dove vuole e, a seconda della situazione di gioco, sceglie la posizione, cercando la sua dimensione. Caracolla in mezzo al campo, leggermente dinoccolato, con il suo passo, sempre lo stesso, che non sarà quello del centometrista ma lo porta spesso a trovarsi pronto per ricevere palla, spalle alla porta o in profondità, abile nel trovare lo spazio e nello smarcarsi invita il compagno al lancio, alla giocata.

calilLa partita di domenica è stata emblematica. Pronti via, la prima occasione del match è sui piedi di Calil, il sinistro in questo caso ( li usa entrambi…); finta a rientrare e tiro fuori: potevi fare meglio Calil. I primi mugugni, anche in tribuna stampa, dove ho il piacere e la fortuna di seguire la Salernitana. Calil non molla, verticalizza, si allarga e poi stringe. Invita (appunto…) il compagno al lancio, prima Giandonato, poi Pestrin ma non gli riesce l’aggancio. I minuti passano, la Salernitana spreca. Eccolo Calil, stesso passo, stessa faccia, quasi impassibile ma concentrato. Ci si aspetta molto da lui, pezzo pregiato del calcio mercato e qualche lamento lo provoca (tifoso impaziente…). Nel secondo tempo va ancora peggio, dopo 12 minuti la Salernitana è sotto di un gol. Nalini e Gabionetta si riscaldono, in tribuna stampa Calil è il favorito per la sostituzione. Ma lui continua così, cerca la posizione o forse l’ispirazione; Menichini crede in lui, Calil crede in sè (e anche io…). D’altronde i suoi gol finora, tranne il vantaggio col Lecce, sono stati tutti decisivi.

Calil però sembra scivolare via dal match, fallisce una facile occasione quando la Salernitana può spendere ancora un cambio e Gabionetta scalpita, ma il brasiliano non si scompone, anzi. Al minuto 33 c’è un calcio di punizione per i Granata e Calil sistema il pallone come a dire, “ci penso io”! E infatti, con un tiro magistrale, fa gol. Andiamo Calil, la sostituzione è rimandata e la partita è riaperta. Negli ultimi minuti decide che la sua posizione è al limite dell’area e proprio lì riceve il pallone che, calciato di prima intenzione, regala tre punti preziosi e una vittoria al cardiopalma a tutti i salernitani. Dalle imprecazioni e i mugugni alle urla di gioia il passo è breve e Calil lo sa; lui che, in una partita, è seconda punta, centravanti, rifinitore e mezzala. Quando vuole il Mister o quando vuole lui, l’anarchico Calil.