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Eboli, Massimo Cariello chiede lo stato di calamità

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Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, chiede al Governo il riconoscimento dello stato di calamità naturale per risarcire i danni subiti in agricoltura

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Il Sindaco di Eboli, Massimo Cariello, chiede lo stato di calamità naturale a causa dei danni provocati dal maltempo e dalle temperature glaciali degli ultimi giorni. Si tratta di un’iniziativa che va nella direzione di garantire quelli che ormai sono diventati indispensabili supporti agli operatori economici e produttivi di Eboli.

«Il gelo calato anche su Eboli nei giorni scorsi – dice il primo cittadino di Eboli – ha provocato danni rilevanti alle colture di tante aziende ebolitane e della Piana del Sele. E’ necessario che si proceda con un intervento straordinario, perché l’economia dell’intera zona rischia adesso una fortissima penalizzazione. Ci sono gli strumenti, per questo ho avviato immediatamente la procedura per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale».

L’iniziativa del sindaco di Eboli guarda con particolare attenzione proprio alle produzioni agricole. «Eboli ed il suo territorio sono il cuore delle produzioni agricole della Piana del Sele. Si tratta di un’eccellenza su scala nazionale ed internazionale, per la quale abbiamo voluto mettere in campo straordinarie occasioni, anche consorziando diversi comuni ed il territorio interessato. L’ondata di gelo abbattutasi sulle colture agricole rischia perciò di mettere in ginocchio questo straordinario comparto produttivo, economico ed occupazionale e questo spiega la tempestività con la quale sono intervenuto, affinché il Governo nazionale riconosca i danni subiti dai nostri operatori e dalle aziende agricole».

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