Home ZON News Domenica In e il solito buonismo all’italiana ad Ancora Volare

Domenica In e il solito buonismo all’italiana ad Ancora Volare

0
Domenica In e il solito buonismo all’italiana ad Ancora Volare

Iniziata la prima puntata di Domenica In, il format che vede (per fortuna) l’assenza di Mara Venier alla conduzione, si presenta già vecchio e farcito di buonismo

[ads2]È iniziato oggi Domenica In, varietà storico della domenica italiana. Questa edizione è targata Pino Insegno (già a Buona Domenica di Maurizio Costanzo tanti anni or sono) e Paola Perego (erede del Buona Domenica firmato Mediaset). Anticipato da L’Arena di Massimo Giletti (iniziata la scorsa settimana) e in diretta concorrenziale con l’altro salotto buono italiano, condotto da Barbara D’Urso, il format dell’ammiraglia RAI contiene al suo interno un mini talent ricavato da alcuni ragazzi di altri talent televisivi. Ancora volare ospita cantanti del passato, fuori ormai dalle hit musicali, che fanno da mentori agli ex dei talent, scegliendo in una coppia un solo partecipante per il format.

Il mini talent ha tre giudici, come vuole la tradizione creata dall’inventore di X Factor e American Idol (Samuel Cowell). Fanno da cornice ad Ancora Volare: Marinella Venegoni, Marco Baldini e il giovane Mattia Marzi di Rockol. Ivan Cattaneo è stato uno dei mentori dei ragazzi. Dopo aver cantato L’essenziale di Marco Mengoni, brano vincitore di Sanremo 2013, la giuria si è espressa in maniera positiva all’esibizione dell’istrionico cantante del passato, facendo intendere che il brano costruito per le corde di Mengoni fosse più adatto al performer bergamasco.

domenicainLe stonature sul finale non sono mancante così come l’interpretazione da karaoke, e il pubblico a casa si sarà chiesto che cosa stesse cantando Cattaneo prima ancora che come. Il giudice più imparziale è stato Marzi, mentre Baldini e Marinella Venegoni hanno celebrato il solito buonismo all’italiana, quello dei salotti buoni televisivi, facendo della cover di Ivan Cattaneo l’apoteosi del buon canto e della piacevole interpretazione.

L’idea del talent non è nuova, i giovani chiamati all’ultima chanche televisiva non sono nemmeno nuovi e finiranno nel solito tritacarne, dove alle major interessa la musica di consumo da una stagione e via.

Il buonismo è sempre quello, inutile, ma a un passo dal dimenticatoio tutto fa brodo, persino Domenica In che è iniziato già in maniera vecchia.

Previous article Welcome Week 2014 a Salerno
Next article Amarante: il vino di Ulisse
Mi chiamo Danilo Ruberto, sono laureato in Filosofie e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza presso l'Università della Calabria. Attualmente sono iscritto al secondo anno della laurea magistrale in Teoria della Comunicazione. Informare significa offrire diverse possibilità di guardare un determinato fatto. Tra le mie passioni vi sono la letteratura e il cinema. Vengo da brevi esperienze in testate on line, con particolare attenzione verso l'attualità e il mondo cinematografico. "Il cinema non dice cosa desiderare, ma come desiderare" (Slavoj Zizek)