Home Territorio Cava de' Tirreni Convegno a Cava in onore dei fratelli Rosselli, simbolo della lotta al fascismo

Convegno a Cava in onore dei fratelli Rosselli, simbolo della lotta al fascismo

0
Convegno a Cava in onore dei fratelli Rosselli, simbolo della lotta al fascismo

Convegno al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni per l’anniversario dell’uccisione di Carlo e Nello Rosselli in Francia il 9 giugno 1937

[ads1]

Il convegno sui fratelli Nello e Carlo Rosselli del 12 giugno nella Sala d’Onore del Comune di Cava de’ Tirreni ha dato vita a una vera e propria lezione di storia contemporanea sul socialismo liberale internazionale. Un percorso che ha raccontato la vita politica di due esponenti che credevano nella Giustizia e nella Libertà in un’Italia autoritaria e fascista, fortemente condizionata dalla politica nazionalista di Mussolini.convegno

I fratelli Rosselli  sono stati due intellettuali antifascisti diventati simbolo della lotta alla dittatura di Mussolini e accomunati dallo stesso tragico destino. Nel giugno 1937 Carlo soggiorna per delle cure termali a Bagnoles-de-l’Orne. Qui fu raggiunto dal fratello Nello, che aveva ottenuto il passaporto nel maggio 1937.  Il 9 giugno i due sono stati uccisi da una squadra di “cagoulards”, miliziani della “Cagoule”, formazione eversiva di destra francese, su mandato, forse, dei servizi segreti fascisti e di Galeazzo Ciano.

Carlo e Nello Rosselli si distinsero per la passione con cui contrastano il regime, anche con giornali clandestini. Un’attività che li mise nel mirino della polizia. Carlo che nel 1926 organizzò con Parri e Pertini la fuga in Francia del leader socialista Filippo Turati, riuscì a scappare in Francia e qui il suo impegno antifascista si moltiplicò: dopo la fondazione di “Giustizia e Libertà”, raccolse tutti gli oppositori non di area marxista.

A ottant’anni dal delitto, al convegno tenutosi al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni sono intervenuti  il sindaco della città, Vincenzo Servalli e Mariano Agrusta, Presidente Circolo Rosselli Cava de’ Tirreni. Il prof. Carmine Pinto, docente di storia contemporanea all’Università degli Studi di Salerno ha spiegato il contesto politico in cui hanno vissuto i fratelli Rosselli e la fermezza dei valori. convegno

“I Rosselli appartengono ad una generazione in cui il pensiero e l’azione trovano una sintesi perfetta.  Grazie alla loro biografia non solo troviamo un mondo ricco di tragedie e passioni, ma la conoscenza di un’esperienza  della loro generazione straordinariamente originale ed unica sia sul piano politico che intellettuale. La cosa più affascinante che troviamo in loro è l’identificazione politica, la forza dei fratelli è la radicalità della scelta morale: la condizione di incompatibilità con ciò che rappresentava il fascismo. Una scelta di radicale moralità priva di qualsiasi interesse. Stiamo parlando di una delle parti migliori della storia italiana, i fratelli Rosselli hanno rappresentato la parte migliore dell’ Italia perché riuscirono a non negare i propri ideali contro al nazionalismo e mantennero fino in fondo la loro moralità.”

Il convegno si è concluso con l’intervento di Valdo Spini , Presidente della Fondazione Circolo Rosselli, e noto politico italiano nonché deputato dal 1979. È stato ministro dell’Ambiente (199394) e presidente della commissione difesa della Camera dei Deputati (dal 1996 al 2001). Confermato alla carica di deputato nelle elezioni politiche del 2006 con la lista dell’Ulivo, l’anno successivo ha aderito al nuovo Partito socialista.

“Nel mondo si conosce ben poco della storia italiana che viene ripetutamente attribuita a Mussolini. Biografie come quelle dei fratelli Rosselli fanno bene al nostro paese , perché è vero che la II guerra mondiale è stata vinta dagli Alleati, ma è anche vero che tantissimi personaggi si sono sacrificati per salvare il nostro Paese.”

“La cosa che bisogna sottolineare è che l’assassinio dei fratelli Rosselli – ha continuato Spini – è  stato un delitto europeo del fascismo europeo su mandato del governo italiano ,  avendo nelle sue radici la partecipazione di Carlo Rosselli nella guerra di Spagna. Io credo che ricordare il socialismo radicale, un movimento che riguarda i giovani,  sia utile e ricordare i fratelli Rosselli dopo 80 anni vuol dire che hanno vinto loro e non i loro assassini perché oggi resta qualcosa in ricordo di quei valori di giustizia e di libertà che dobbiamo tenere saldamente in mente in onore di Carlo e Nello.”

Al termine nel Parco Falcone e Borsellino di viale Crispi, si è tenuta la cerimonia di riposizionamento della targa del partigiano Zinna, oggetto di un atto vandalico, a cura della sezione Anpi di Cava de’ Tirreni.

Unisound , la radio dell’ Università degli Studi di Salerno ha ricordato il delitto dei fratelli Rosselli attraverso uno speciale.

[ads2]