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Violenze sessuali sulla nipote. Condannato ad otto anni lo zio pedofilo

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Violenze sessuali sulla nipote. Condannato ad otto anni lo zio pedofilo

Aveva abusato della nipotina 11enne ed era stato sottoposto agli arresti domiciliari lo scorso gennaio. Condannato a otto anni lo “zio pedofilo” di Bracigliano

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Godendo della fiducia della madre ha abusato della nipotina adolescente. Ieri mattina il Gip Berni Canani ha condannato a otto anni F.C. di Bracigliano ma attualmente ristretto ai domiciliari a Baronissi. L’uomo, difeso dall’avvocato Pastore, ha scelto di essere processato con il rito abbreviato.

In tribunale, ieri mattina, erano presenti anche i genitori della ragazza, difesi dall’avvocato Orazio Tedesco. L’orco è stato arrestato il 26 gennaio scorso dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino su richiesta inoltrata al Giudice per le udienze preliminari da parte del Pm Elena Guarino del Tribunale di Salerno. L’orco per mettere a segno il suo piano ha giocato sulla fiducia che i genitori della bimba di appena 11 anni avevano riposto in lui. Il provvedimento del gip del tribunale di Salerno è giunto dopo l’incidente probatorio al quale ha partecipato anche un consulente del pm, uno dell’indagato e quello nominato dal tribunale.

La bimba, alla sola vista dello zio, è scoppiata in lacrime ed è stata più volte ascoltata dagli inquirenti e ritenuta credibile nel suo racconto. Inoltre all’epoca la bimba mimò dinanzi al giudici alcuni gesti che lasciarono tutti senza parole. Tra i familiari non vi erano dissidi, anzi ottimi rapporti e tanta fiducia, tant’è che F.C. si faceva affidare la bambina dalla madre. Proprio durante una passeggiata, il 48enne avrebbe portato in un casolare di campagna la bambina e l’avrebbe filmata nuda. Dopo averla filmata, avrebbe più volte minacciato la piccola di raccontare tutto ai genitori e di fare del male anche a questi ultimi. E così, F.C. avrebbe praticato atti di libidine violenta con condotte invasive pur se l’irreparabile non sarebbe, fortunatamente, accaduto.

Gli incontri avvenivano in una casa di campagna di proprietà dell’uomo, poco più che un casolare dove sarebbero avvenute le violenze. La cosa che rende ancor più triste la vicenda è che il quarantottenne indagato è sposato e ha figli della stessa età.

Collaborazione con Le Cronache del salernitano

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