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Centola, morta la donna coinvolta nell’esplosione

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Non ce l’ha fatta la donna di 38 anni che, lo scorso 14 luglio, a Foria di Centola, aveva riportato ferite gravissime a causa di una fuga di gas

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Monika Najduk, la donna di 38 anni che lo scorso 14 luglio era stata ricoverata presso l’ospedale Cardarelli di Napoli a causa di una esplosione provocata da una fuga di gas nel suo appartamento a Foria di Centola, non ce l’ha fatta.

Troppo gravi le ustioni presenti su circa il sessanta percento del suo corpo, tali da costringere la trentottenne ad una settimana di vera e propria agonia.

L’episodio

Il tragico episodio si era verificato poco dopo le ore 22,30 a Foria, frazione di Centola.

In un piccolo appartamento al primo piano di una palazzina in via Cuomo 36, in pieno centro, una fuga di gas aveva provocato un ingente esplosione che non aveva lasciato scampo alla donna sola in casa, dal momento che i due figli si trovavano dalla nonna.

Inizialmente, la donna era stata soccorsa e trasportata presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, a causa di ustioni di primo e secondo grado su quasi tutto il corpo.

Stando alle prime indiscrezioni, l’innesco dell’esplosione sarebbe stato dovuto all‘accensione della luce in una delle camere da parte della trentottenne; il gas, che quasi certamente aveva già saturato il piccolo ambiente, avrebbe fatto il resto.

A queste prime supposizioni, sono poi state affiancate altre ipotesi, non ultima la pista del suicidio.

Su posto erano prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco che, come riportato dal quotidiano “La Città di Salerno”, avevano avviato, al termine della fase dei soccorsi, le indagini per ricostruire l’accaduto nell’appartamento di via Cuomo.

Sono stati perlustrati i locali ed effettuati numerosi controlli e verifiche.

Oltre ai Vigili del Fuoco, prezioso è stato anche il contributo dei volontari della Protezione Civile del Gruppo Lucano nonché  dei Carabinieri della locale stazione, guidata dal maresciallo Francesco Carelli.

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