Non si fa attendere la risposta della Sindaca Cecilia Francese dopo la polemica fomentata da Carlo Zara, presidente dell’associazione “Battipaglia Nostra”
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Ieri la città di Battipaglia è stata invasa da manifesti contro l’amministrazione Francese e il coordinatore della maggioranza, Bruno Di Cunzolo. Il firmatario di questo gesto, Carlo Zara, ha esplicitato una rottura definitiva con l’attuale Giunta.
Bruno Di Cunzolo ha dichiarato: “Qualsiasi bugia, se ripetuta frequentemente, si trasformerà gradualmente in verità. È tutta qui la strategia messa in piedi da Carlo Zara: la ripetizione ossessiva di una notizia falsa, la manipolazione dei dati, lo stravolgimento di concetti diffusi in ogni dove e con insistenza, impedisce gradualmente al nostro cervello di filtrare e assumere criticamente le informazioni. Funzioniamo così: a un certo punto, a furia di ripetere, insinuare, e suggestionare la platea, anche le assurdità, divenendoci familiari, potrebbero essere assunte come notizie degne di nota, e dunque vere. Carlo Zara, caso mai fosse diventato pazzo, non è certo uno sprovveduto.”
Sempre il coordinatore ha rincarato la dose accomunando Carlo Zara al leader di opposizione Gerardo Motta e affermando che sia del tutto normale essere al centro di critiche che – sottolinea Di Cunzolo – non saranno di intralcio a “le ali al pensiero libero.”
Sulla stessa linea di pensiero di Di Cunzolo è la Sindaca Francese affermando che “non c’è mai stata in questa città una opposizione più cattiva e ostruttiva. È la prima volta che la politica mette mano alla riorganizzazione della macchina amministrativa di Battipaglia e se continuiamo così riusciamo a cambiare veramente questa città. Tutto questo innervosisce molti personaggi che pur di ostacolare questo progetto calunniano e mettono in campo azioni di bassa lega e di miseria politica. Si sono rimessi insieme personaggi della vecchia politica che vogliono far piombare questa città nel buio totale. Eppure, anche se con molto sacrificio, ci siamo guadagnati una credibilità sovracomunale che da anni questa città aveva perso. Se pensano di innervosirci, sbagliano. Noi andiamo avanti.”
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