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Baronissi Blues Festival, il successo dell’evento estivo dedicato alla musica

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Baronissi Blues Festival, il successo dell’evento estivo dedicato alla musica

Laurence Jones “miglior chitarrista Blues 2015” e Roland Tchakountè: il BBF 2016 tra star di fama internazionale e solidarietà

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Da Laurence Jones, “miglior chitarrista blues 2015” a Roland Tchakountè: è stata un’edizione tutta internazionale il Baronissi Blues Festival (BBF) 2016. Tre concerti strepitosi, in programma dal 17 al 19 luglio, rigorosamente ad ingresso gratuito, che hanno proiettato il centro della Valle dell’Irno all’attenzione di tutto il sud Italia, con la presenza di star di fama mondiale: veri “poeti blues” che hanno travolto la platea dell’anfiteatro comunale di Baronissi, dedicato al grande Pino Daniele. E ancora Massimiliano D’Alessandro,  talento tutto salernitano riconosciuto a livello nazionale attraverso X Factor, i Blues Brothers Reloaded Band, Joe Chiariello e i Blues Experience.

La Irno Valley trasformata così nella patria del Blues per l’evento di punta di Baronissi Fest, la lunga estate tra musica, teatro e danza di uno dei centri più vivaci della provincia di Salerno, in un connubio tra arti, territorio e natura.

Il festival, promosso dall’associazione culturale Sorapis con la direzione artistica di Fabio Clarizia, è stato realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Baronissi.

 “Sarà  la festa di tutti, uno strumento per riappropriarsi del senso di identità e di comunità, ma anche per attrarre spettatori dal capoluogo e da tutto il Sud – aveva sottolineato il sindaco Gianfranco Valiante  –Siamo molto orgogliosi perché quest’anno alziamo di molto l’asticella, promuovendo l’eccellenza. Abbiamo l’ambizione di fare la differenza e di strappare un sorriso a tutti, nonostante le difficoltà quotidiane”.

Un progetto sviluppato quasi in un anno di lavoro, con grande sforzo da parte del team di lavoro, costituito da musicisti professionisti ed appassionati del genere.

“Il blues è trasporto, è emozione – ha aggiunto il vice presidente del consiglio comunale, Giuseppe Pasquile – L’intento è promuoverne la cultura Blues in Campania, attraverso concerti, scambi culturali, momenti di educazione e sperimentazione musicale”.

“Sarà un festival straordinario, cresciuto enormemente in un solo anno grazie allo alla sinergia di tutti – sottolineava il direttore artistico Fabio ClariziaIl nostro desiderio è riuscire a rendere attrattiva Baronissi attraverso il blues. Siamo tra i pochi festival dedicati al genere nel sud Italia ed abbiamo artisti che hanno scelto questo territorio per la loro unica data nel Mezzogiorno. Per noi è motivo di grande soddisfazione”.

 

IL PROGRAMMA

E’ stata dedicata alla solidarietà la serata di debutto del Baronissi Blues Festival, domenica 17 luglio, in collaborazione con la Fondazione Avsi. Scatenati ed eccentrici, protagonisti dell’arena sotto le stelle sono stati i Blues Brothers Reloaded Band: una libera aggregazione di studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti dell’Università di Salerno, nata circa 15 anni fa dalla passione per il blues di due prof ordinari di Ingegneria, Massimo De Santo “Jack Joilet Blues” e Antonio Pietrosanto “Elwood Blues”. Sin dalla sua origine, la formazione ha collaborato con l’Avsi, impegnata nel promuovere la dignità della persona. Scopo della raccolta fondi è il “Sostegno a Distanza” per i bambini in Libano, dove migliaia di persone si rifugiano a causa della guerra in Iraq e Siria, perché “l’emergenza più grande è l’educazione”.

Lunedì 18 luglio, direttamente dall’Inghilterra Laurence Jones, nominato nel 2015 “miglior chitarrista agli European Blues Awards” a soli 23 anni e già verso la nomination 2016. Il suo genio musicale è un incrocio tra Buddy Guy ed Eric Clapton, e il suo tour ha toccato posti memorabili e santuari del rock come il Carnegie Hall di New York. Il suo secondo lavoro discografico è stato registrato nel leggendario “Dockside Studio” in Louisiana, dove hanno inciso artisti del calibro di B.B King e Derek Trucks, ed ha coinvolto grandi nomi come Walter Trout, Aynsley Lister, Yonrico Scott, Charlie Wooton ed il produttore Mike Zito.

L’opening act, invece, è toccato a Massimiliano D’Alessandro che, dopo l’esperienza ad X Factor, sta lavorando al suo EP, frutto di un nuovo sound, con un background blues e contaminazioni  pop elettroniche.

Originario del Camerun, ma residente a Parigi, Roland Tchakountè, sul palco del BBF martedì 19 luglio, è la dimostrazione che il Blues non ha confini.  Artista delle anime erranti, la sua caratteristica è saper superare le imposizioni e le regole musicali creando un mix perfetto tra il sound del Mississippi e i profondi testi africani. Ed è proprio grazie alla musica che riesce a comunicare lo stato di abbandono del suo continente africano, prendendo ispirazione dalle sue esperienze personali e dalla sua tradizione, con i ricordi delle ninne ascoltate da piccolo e i canti intonati dalle tribù Sahel che viaggiavano attraverso il Cameroon. Il suo utopistico desiderio è di fare della razza umana un’unica e grande famiglia, senza alcuna distinzioni di razza o di colore. A fare da preview il live del giovane Joe Chiariello, figlio d’arte, che all’età di 11 anni ascolta per caso la versione di “Sweet Home Chicago” di Robert Johnson restandone folgorato. E’ così che scopre la sua vocazione e inizia a tracciare un percorso più unico che raro nel panorama del blues in Italia.

 Wi-Fi FREE – E’ stato un Baronissi Fest 3.0, con la novità assoluta di aver avuto la possibilità di vivere realtime  tutte le performance attraverso la condivisione sulle piattaforme social, resa possibile dal wi- fi comunale gratuito che, su indicazione di Giuseppe Pasquile, in occasione del festival è stato allargato anche agli spazi dell’anfiteatro “Pino Daniele”. [ads2]