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Francese – Motta, la parola ai cittadini

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Francese – Motta, la parola ai cittadini
ballottaggio Francese - Motta, la parola ai cittadini

Ballottaggio a Battipaglia, zerottonove è andato ad ascoltare per voi le opinioni dei cittadini prima dei risultati finali

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Battipaglia si risveglia per affollare le urne in vista del ballottaggio per scegliere il nuovo sindaco. Dopo le 23, ora della chiusura delle urne, sapremo chi tra la Dr.ssa Cecilia Francese e Gerardo Motta vincerà le elezioni. Intanto abbiamo fatto un giro nella città per cogliere gli umori, le opinioni, e perché no, le paure dei cittadini battipagliesi.

Tra questi troviamo i delusi che si sono trovati a dover votare il candidato sindaco non voluto: “Sono andato a votare per esercitare un mio diritto, la scelta è stata dettata dall’istinto, quando ho preso la matita ancora non sapevo a chi dare il mio voto. Avevo riposto la mia fiducia in un altro candidato.” E molti sono ancora gli indecisi, soprattutto i giovani, che possono essere determinanti ai fini del voto. Ma ciò che sembra trionfare tra i tanti è il senso di sconfitta, di delusione e di abbandono.

Tanti hanno rinunciato al voto, tra questi molti anziani: “Non voterò, non lo faccio da anni. Questa città non ha un candidato che merita la mia fiducia. È la seconda volta di fila che non voto per il sindaco. Non ho più fiducia e so per certo che chiunque, che sia la dottoressa Francese o il signor Motta, non farà il bene di questa città, ma agirà solo per il profitto personale.” Al coro sembrano essersi uniti in tanti. Alla sezione del liceo “Besta” due anziani hanno ribadito che a Battipaglia serve un cambiamento radicale che può essere ottenuto solo se lo vogliono tutti. Tuttavia hanno ammesso che sarà difficile, poiché vedono nella giunta un male insanabile. Hanno rimpianto l’ex sindaco Barlotti che ha tentato di cambiare le cose in città, ma si è dimesso davanti – secondo l’opinione dei due coniugi – all’apparentemente inespugnabile potere di pochi influenti.

Interessante l’opinione di due signori incontrati nei pressi del comune, che si sono fatti portavoce di due idee diverse. Il primo ha affermato che la dottoressa Francese ha i numeri per recuperare il gap dei 6-7 punti di svantaggio, grazie anche all’aiuto di Ugo Tozzi. Il secondo ha affermato invece che Enrico Lanaro, che supporta Gerardo Motta, può contare su un valido gruppo che può aiutare il candidato. Sia Tozzi che Lanaro hanno avuto più di duemila voti, ma sarà difficile capire quali saranno i determinanti.

Anche le donne di Battipaglia hanno fatto sentire la propria voce, augurando alla città un sindaco donna. “Sono fiduciosa” ha dichiarato una delle intervistate, alla quale abbiamo anche chiesto perché Battipaglia avesse bisogno proprio di una donna. “Le donne da sempre sono quelle “del fare”, mandano avanti le famiglie e sono sicura che gestire un comune come una famiglia sia la chiave per tenerlo unito e al sicuro” ha dichiarato l’intervistata.

Insomma, l’affluenza dice molto sugli umori e sul malcontento che è alto. In molti hanno osservato che l’affluenza alle urne così bassa era la conseguenza più ovvia alla politica seguita dal comune negli ultimi anni. “L’affluenza è bassa? Me lo aspettavo.”ha dichiarato uno degli intervistati” È un dato di fatto che il primo turno sia più “sentito”. C’è molto più interesse. I consiglieri candidati chiedono il voto per uno scambio di favori. Succede da sempre, ma non è giusto così. Non lo sarà mai.”

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