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Presentazione Associazione “Prendiamoci per mano”

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Presentazione Associazione “Prendiamoci per mano”

Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro di presentazione della neo-nata “Prendiamoci per mano”, prima Associazione a Scafati per persone con sindrome di Down. «Non abbiamo pretese se non quella di condividere le nostre esperienze, ascoltare i bisogni e cercare di soddisfarli».

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Ha compiuto il primo grande passo la neo-nata “Prendiamoci per mano”, prima Associazione a Scafati dedicata a persone con sindrome di Down. Ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro e la presentazione della stessa presso la Biblioteca Comunale F. Morlicchio, in occasione della sesta giornata nazionale delle biblioteche promossa dall’A.I.B.

Un’occasione dunque per presentare l’Associazione, i promotori, gli scopi e gli obiettivi. Un momento anche di incontro e di condivisione rivolto a persone con sindrome di Down, ai loro familiari e ai professionisti interessati alla tematica.

Ad aprire l’evento la Dott.ssa Maria Benevento, direttrice della biblioteca, che ha dato il benvenuto e ha sottolineato l’importanza di una forma di condivisione delle esperienze. A seguire, il Professor Francesco Vaccaro, presidente dell’Associazione, ha delineato il punto principale di discussione.

«L’associazione è nata dalla necessità e dalla volontà di confrontarsi, di mettere insieme le diverse esperienze. È un’associazione di noi genitori con una problematica, che ha voluto porre in essere anche una denuncia di inadeguatezza. Spesso abbiamo paura di affrontare i nostri problemi. Da qui l’importanza di confrontarci, capire dove abbiamo sbagliato e cercare di trovare una soluzione.»

Il professor Vaccaro spiega che l’associazione è dedicata a ragazzi con sindrome di Down perché non tutte le problematiche sono uguali ed è giusto affrontarle in modo diverso. È la prima associazione a Scafati ad avere tale scopo ed è aperta alla società e alle altre associazioni, non escludendo collaborazioni: «Non abbiamo pretese se non quella di condividere le nostre esperienze, ascoltare i bisogni e cercare di soddisfarli

L’importanza della condivisione

A seguire l’intervento della Prof.ssa Adriana Miro, dirigente dell’I.T.I. Pacinotti di Scafati, che ha ribadito il ruolo e l‘intervento della scuola nei confronti della disabilità in generale. Tali problematiche rappresentano il deficit della persona e dell’ambiente circostante. È su quest’ultimo che bisogna lavorare. La scuola è uno di quegli ambienti, dove i ragazzi vivono quotidianamente e si rapportano tra loro. Sarà presto in atto un protocollo d’intesa tra il Pacinotti e l’Associazione.

Affrontare i problemi per cercare di risolverli è un modo per migliorare la società. È intervenuta anche la Dott.ssa psicologa Agnese Rocca, la quale ribadisce l’importanza del fare, di agire dandosi una mano, proprio come il nome dell’Associazione. Di seguito l’intervento della Dott.ssa sociologa Maddalena Parmentola: «È importante la possibilità di scambiarsi opinioni e di conoscersi perchè oggi c’è difficoltà ad aggregarsi

Presenti anche i ragazzi membri e protagonisti dell’Associazione che hanno mostrato al pubblico dei disegni preparati per l’occasione, manifestando la loro volontà di impegnarsi, senza nascondere l’emozione. La presentazione si è conclusa con l’intervento di Giovanni Iervolino, vicepresidente dell’Associazione e gemello di uno dei ragazzi con sindrome di Down, che ha fornito anche una lettura e spunti di riflessioni.

«È necessario capire le esigenze dei ragazzi. Una difficoltà si presenta soprattutto nel periodo post-scolastico, dove i ragazzi si trovano senza punti di riferimento. L’Associazione vuole fornirgli proprio quel riferimento, perchè la miglior terapia per loro è l’interazione e l’aggregazione», ha dichiarato.

L’azione

Sono alla ricerca di una sede fisica dove appoggiarsi, ma al momento opereranno in diversi posti. Verranno organizzate attività attraverso le quali i ragazzi potranno conoscersi e stare insieme. Altre Associazioni presenti sul territorio si sono infatti rese disponibili per una collaborazione in modo da organizzare laboratori musicali, artistici, teatrali.

Il primo passo è stato compiuto. Chiunque può prendere parte all’Associazione come volontario per partecipare alle iniziative. Questo è solo un punto di partenza. 

 

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