L’inchiesta dei carabinieri di Reggio Emilia, diretti dal colonnello Antonino Buda, ha permesso di incastrare una rete di truffatori online

La banda incastrata a Reggio Emilia avrebbe proposto affitti in case vacanze fittizie in prestigiose località’ turistiche della Costiera Amalfitana, di Rimini, Brunico e Courmayeur, ma anche pubblicato finti annunci di lavoro e ideato raggiri ai tabaccai. Oltre a questo, pare che abbiano anche venduto falsi biglietti per concerti di beneficenza di noti cantanti italiani. Il sostituto procuratore di Reggio Emilia, Valentina Salvi, ha iscritto nel registro degli indagati 18 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona, uso indebito di carta di credito, estorsione e falso in atto pubblico.

Sei persone sono state arrestate, su richiesta della Procura emiliana nell’ambito dell’inchiesta Deep Impact, che ha svelato una rete che faceva soldi con le truffe online. In carcere sono finiti F.C., 49 anni, di Giffoni Valle Piana e il figlio D.L., 29enne originario di Scafati entrambi domiciliati a Reggio Emilia, ritenuti i capi del sodalizio. Stessa sorte anche per G.B., 29 anni, di Massa di Somma (Napoli), residente a Reggio. Sono stati disposti invece gli arresti domiciliari per V.C., 53 anni e sorella di Franca, residente a Scandiano ed E.C., 28 anni, nata a Scandiano e residente a Reggio Emilia. Infine, la 25enne napoletana A.F., residente a Scandiano, e’ stata sottoposta a obbligo di firma e di dimora.