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Amarcord, Salernitana Spal, vittoria con l’incubo penalizzazione

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Amarcord, Salernitana Spal, vittoria con l’incubo penalizzazione

Salernitana Spal, l’ultima in casa nel 2011, un secco 3-0 nel mezzo di una crisi societaria. Joseph Cala e Antonio Lombardi i protagonisti

[ads1] È un febbraio caldo, quello che si chiude con la vittoria sulla Spal. È un febbraio indimenticabile (ahimè) per i tifosi granata e per l’intera città. Si materializzò, infatti, la figura di Joseph Cala, sedicente imprenditore italo-americano, millantatore di avveniristici investimenti e di quotazioni in borsa e svanito nel nulla nel giro di una decina di giorni.

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Il gol di Carrus dell’ 1-0 Foto Tanopress

La Salernitana, reduce dalla sconfitta di Spezia, intimorita ma per nulla imbambolata dalla situazione  societaria, esattamente 6 anni fa (si giocò domenica 27 febbraio 2011) coglie un’importante vittoria per 3-0 con la Spal, conquistando il terzo posto e rilanciandosi nella corsa play-off. Carrus e Fabinho furono i marcatori di giornata, con il primo che trasforma un rigore procurato da Antonino Ragusa al 33’ del primo tempo. Nel secondo tempo, invece, a salire in cattedra è Fabinho, funambolico esterno d’attacco, che esplode il sinistro al 16’ del secondo tempo, siglando un gol di pregevole fattura con il pallone diretto nel sette alla sinistra di Ravaglia. Il brasiliano si ripete dopo 12 minuti. È bella l’azione tambureggiante del debuttante Aurelio, che semina il panico tra gli avversari e serve Fabinho, appunto, che di sinistro controlla e calcia incrociando all’angolino basso. In un Arechi semi-vuoto, poco meno di 3000 i sostenitori sugli spalti, Breda e i suoi ragazzi danno dimostrazione di professionalità e attaccamento alla maglia, in una situazione complicatissima, che di lì a poco vedrà la Salernitana ulteriormente penalizzata (-2 punti) a cuasa delle inadempienze societarie.

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Il secondo gol di Fabinho Foto Tanopress

Dicevamo di Cala, un ciclone accolto in pompa magna da Antonio Lombrardi, qualcosa di simile ad una caricatura del cinema italiano degli anni 50. I proclami, i proseliti, l’invasione mediatica di Cala entrarono di diritto nella storia del club e nelle battute, ancora ricorrenti, su un passato che tanto lontano non è. La Salernitana rimase nelle mani di Lombardi, che fino a fine campionato promise la cessione a un fantomatico mister X che mai arrivò. Se il clima sei anni fa non era dei migliori, forse, alla luce degli ultimi risultati, l’Arechi di domani sera non sarà prodigo di complimenti per la squadra granata. Che una bella vittoria possa scongiurare questo rischio e rilanciare la Salernitana…

SALERNITANA-SPAL 3-0

Reti: Carrus (32′ p.t. rig.), Fabinho (16′ s.t., 28′ s.t.)

SALERNITANA (3-4-3): Caglioni; Accursi, Jefferson, Balestri; D’Alterio, Carcuro, Carrus, Pippa; Fabinho (44′ s.t. Szatmari), Fava (35′ s.t. Montalto), Ragusa (25′ s.t.  Aurelio).  A disp: Iuliano, Legittimo, Russo, Falzerano. All: Breda.

SPAL (4-2-3-1): Ravaglia; Ghetti, Zamboni, Battaglia, Smit; Coppola, Migliorini (21′ s.t. Bedin); Melara (32′ s.t. Martins), Corsi (35′ s.t. G. Rossi), P. Rossi; Volpe. A disp: Capecchi, Bortel, Pallara, Albini. All: Remondina.

Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino (Liberto, Raffaelli)

Angoli: 2-3. Ammoniti: Zamboni (SP), Accursi (SA), Battaglia (SP) Espulso: Coppola (SP) al 33′ st. Recuperi: 2′ pt e 3′ st.  Spettatori totali 2.882 (2.470 paganti, 412 abbonati) per un incasso di € 24.576,00. [ads2]

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