12 Aprile 2018 - 19:31

Real-Juventus: l’analisi del contatto tra Benatia e Vazquez

Contatto tra Benatia e vazquez

Continuano le polemiche dopo il rigore fischiato al Real per il contatto tra Benatia e Vazquez: analisi delle varie ipotesi sull’eventuale uso del Var

Il contatto tra Benatia e Vazquez farà discutere a lungo. La Juventus è andata ad un passo dall’impresa, ma il rigore assegnato al Real ha chiuso ogni speranza di passaggio del turno. La decisione dell’arbitro Oliver è stata netta e decisa, ma cosa sarebbe successo se l’arbitro avesse avuto la possibilità di utilizzare il Var ?

Analizzando l’episodio, ha provato a spiegarlo Lorenzo Fontani su Sky Sport 24:Partendo dai punti fermi, il regolamento del calcio sui falli chiede all’arbitro di interpretare le situazioni e le interpretazioni vanno fatte sulla conoscenza del regolamento. Ci domandiamo se ci sia stato da parte di Benatia un atteggiamento negligente. Il regolamento specifica cosa significa negligente, cioè quando il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione.

Il pallone non viene nominato perché toccarlo non vuol dire automaticamente essere innocenti. Ovviamente, se il difensore della Juventus lo avesse colpito facendogli cambiare direzione, l’intervento sarebbe stato considerato non negligente. Dunque, se un giocatore compie un intervento difensivo efficace, togliendo il pallone all’avversario, il rigore non va assegnato. Se invece interviene senza togliere il pallone, lasciandolo lì e procurando un danno, allora il rigore va concesso”.

Inoltre Fontani ha spiegato che con il Var sarebbe cambiato poco, in quanto il Var interviene per correggere errori chiari, mentre il in questo caso, aldilà della decisione di Oliver, l’errore chiaro non c’è.

Pochi dubbi invece per Graziano Cesari, ospite a Mediaset. L’ex arbitro analizza il contatto con un fermo immagine in cui si vede Benatia toccare il pallone con la gamba sinistra. ” Benatia tocca il pallone, non può esserci mai fallo. L’arbitro ha la presunzione di vedere un intervento falloso, può intuirlo, ma non lo vede. Non può essere rigore, e doveva consultare l’assistente”. Queste le parole di Cesari.

Tante analisi, tante ipotesi e tanti dubbi, ma una cosa è certa. Di questa decisione si discuterà per molto tempo.

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